Sabato 29 agosto 2015
TODAYS Festival

VERDENA
+ LINEA 77
+ C.O.V. (Church of Violence)
+ THE CYBORGS


apertura porte: 18:00

inizio concerti: 19:00

fine concerti: 23:00

ticket: euro 15,00 (prevendita: www.ticketone.it)

abbonamento TODAYS (28/29/30 agosto): euro 35,00
(prevendita: www.ticketone.it)

VERDENA
Stipulare idee, sorridere agli dei, captare bisogni immobili. E‘ un casino ormai. Faccio come il nevischio, non cambierò mai di stile. Un nuovo disco dei Verdena è sempre un movimento, una ricerca, una via di fuga dalla prevedibilità. Se WOW era un’esclamazione quasi categorica, anche se piena di rifrazioni, qui sono i sussurri e le grida, mica solo vocali, a fare da miccia agli incendi di ogni brano. Il brio del risveglio si contrappone al sonno della decadenza. La lotta, magari disillusa, all’accettazione di tutto quello che capita.I Verdena non abbandonano il loro modo di fare e intendere la musica: lo testimoniano ancora una volta le parole, che non sono mai state così amalgamate ai suoni, al punto da rendere la voce, a tutti gli effetti, uno strumento completo, che non scivola più di lato, ma resta spesso al centro della scena sonora. Endkadenz Vol.1 è un viaggio in cui ogni nota, ogni inflessione del canto e ogni deviazione si accompagnano senza sovrapporsi: il Nevischio che impasta i pensieri e i sentimenti apre, improvvisamente, la porta a un intreccio in cui l’elettrico, l’acustico, la sovrapposizione e la rarefazione sono messe lì, fianco a fianco, con
effetti incandescenti. Non ci sono preminenze, fra la batteria, il basso, la chitarra, tutti gli strumenti che vengono utilizzati perché una canzone suoni bene: conta, decisamente, la coralità. Apocalittico magari – lo mostrano bene il tono di Rilievo e i suoi ricami vocali sciamanici, la malinconia dei sensi di Diluvio, che diventa malinconia delle forme, le pulsazioni di Derek, ma tutt’altro che disintegrato. Nel battito in dissolvenza di Vivere di Conseguenza, nelle circospezioni soniche di Alieni fra di noi, nell’eleganza, tutt’altro che ruvida, di Contro la Ragione ci sono anche i semi del cambiamento, rispetto a quelle che sono le strade percorse fino ad ora da Alberto, Luca e Roberta. Nessuna rivoluzione – e perché mai si dovrebbe rivoluzionare un percorso già di per sé così ostinatamente ricco e vasto? –, ma un deciso affinamento verso un orizzonte sempre più ipnotico malinconico e corrosivo, se serve. L’inno del Perdersi sottolinea questo nuovo equilibrio, fuori dagli schemi troppo rigidi e dai riferimenti troppo obbligati di molti altri.
Il futuro magari non è radioso (vedi Funeralus che comunque apre la porta a suggestioni, di nuovo, profonde, inattese), ma i Verdena lo canteranno ancora, nel modo migliore: non per sfida, ma semplicemente per attitudine.
Siete liberi di non essere d‘accordo o viceversa.

www.verdena.com

LINEA 77
Torino: città della FIAT, delle fabbriche, del gianduia e della noia grigia che avvolge ogni cosa come un velo mortuario. Cinque ragazzi di Venaria, borgo della cintura suburbana di Torino, decidono di suonare: rock, metal, crossover. È una questione di sopravvivenza; è il 1993 e nascono i Linea 77. Uno degli ultimi gruppi ad aver fatto epoca, quando la musica la si ascoltava e comprava ancora parecchio, e dal vivo ci si sapeva ancora fare male, pogando e saltando e mettendoci tutta quella foga che i Linea 77 non hanno mai smesso di avere. E’ vero, è innegabile, ci sono stati alti e bassi, fortune e cose andate storte, il gruppo le ha viste tutte portando in giro ben 10 album tra produzioni in studio e live. Le ha masticate e digerite senza problemi e come una novella fenice è risorto dalle ceneri e dagli sconquassi che l’hanno messo a dura prova. Perché di qualcosa bisognerà pur parlare e scrivere e se non vivi è difficile risultare sempre interessante. Il loro ultimo album uscito dall’etichetta da loro stessi fondata si intitola “Oh!” ed è un monito all’ascolto.

www.linea77.com

C.O.V. (Church of Violence)
I Church Of Violence sono tra i principali protagonisti della scena punk hardcore torinese degli anni ’90 insieme a gruppi come Negazione, Kina, Nerorgasmo. Hanno all’attivo due lp: “In puttanate sei speciale” del 1992 e “The Herzie prophets” del 1994, una demo “Drogati e carcerati”del 1990 più due 7”, “Prophets meet the bongo” del 1996 e “COV vs Distruzione” del 1997. Durante il suo periodo di attività la band si afferma a livello sia nazionale che internazionale, con tour in tutta Italia ed in Europa, collezionando centinaia di concerti. Nel 1997 l’attività dei Church of Violence si interrompe per permettere ai membri del gruppo di portare avanti ognuno i propri progetti individuali. Dopo sedici anni di stop in cui i quattro musicisti continuano a tenersi in contatto, dando anche vita nel corso degli anni a diverse reunion, nel 2013 i COV riprendono il loro percorso musicale da dove si è interrotto nel 1997. Nell’estate 2013 danno vita ad un mini tour, al termine del quale i quattro si chiudono in studio per realizzare il loro disco della maturità che, dopo due anni passati a mettere in musica senza fretta le tante esperienze e sensazioni maturate negli anni, vedrà finalmente la luce nell’autunno del 2015.

www.facebook.com/ChurchOfViolence

THE CYBORGS
“0” e “1” vengono dal futuro e suonano un irresistibile elettro blues celando la loro identità cybernetica dietro due maschere da saldatori: una two man band con l’unica missione di salvare il mondo a suon di boogie. Si esprimono solo in codice binario e l’unica lingua che conoscono è quella che distillano sul palco a suon di riff e rullate: con la loro energia sono stati in grado di stregare persino Bruce Springsteen che li ha fatti passare alla storia come prima band in Italia ad aprire un suo live. E’ sempre CYBORG ZERO a diffondere il verbo con la sua voce, la sua chitarra e l’immancabile gioco di gambe, mentre CYBORG ONE si fa in quattro: continua gestire la parte ritmica di basso e batteria, inforca una strana chitarra a tre corde, sfodera due nuove washboard e strani ammenicoli elettronici ai piedi, nonché synth e piano, dando vita ad un suono completo e corposo e a tecniche esecutive acrobatiche al di fuori della portata di qualsiasi essere umano. Extreme Boogie è il titolo diretto del terzo album su etichetta INRI: 13 tracce dove l’inconfondibile mix di esattezza digitale e irrefrenabile istintività che li ha da sempre caratterizzato viene spinto al di sopra di ogni limite. Assistere ad un live per credere.

www.thecyborgs.it

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Domenica 30 agosto 2015
TODAYS Festival

INTERPOL
+ LEVANTE
+ DARDUST
+ ANTHONY LASZLO


apertura porte: 19:00

inizio concerti: 20:00

fine concerti: 24:00

ticket: euro 15,00 (prevendita: www.ticketone.it)

abbonamento TODAYS (28/29/30 agosto): euro 35,00
(prevendita: www.ticketone.it)

INTERPOL
La band più importante del revival wave, dopo aver conquistato pubblico e critica con l’ultimo album “El Pintor” e dopo i successi degli NME Awards, Glastonbury e la grande data invernale sold out al Fabrique di Milano, è pronta ad ipnotizzare nuovamente l’Italia, per la prima volta in concerto a Torino al TODAYS!
«Remember why Interpol rule» – Vice
Post punk atmosferico» – Rolling Stones
«A return to a sound that strikes hard and fast» – Consequence of Sound
«Il quinto album dei newyorchesi è un elegante ritorno alla forma» – NME
El Pintor è il quinto album della band newyorkese tornata completamente rinvigorita dopo quasi quattro anni dall’ultimo album. E’ stato registrato agli Electric Lady Studios and Atomic Sound a New York e tutti i 10 brani che lo compongono brani sono stati scritti e prodotti dalla band. Non solo, Paul Banks, voce della band dal 1998, ha diretto alcuni video musicali di pezzi tratti da questo ultimo album.
Nel disco sono presenti numerose collaborazioni prestigiose tra cui Brandon Curtis (The Secret Machines), Roger Joseph Manning, Jr. (Beck) e Rob Moose (Bon Iver).
Attivi dal 1998, gli Interpol sono la band che più di tutte ha incarnato la rinascita della new-wave e, soprattutto con i primi due dischi Turn Off The Bright Lights (2002) e Antics (2004) (idolatrati da Pitchfork ad NME, passando per Mojo ed Uncut), hanno stabilito i canoni per aggiornare quelle sonorità tipiche di fine anni ’70 ed inizio ’80 del rock alternativo che fecero la fortuna di The Cure, Echo And The Bunnymen e Joy Division.
Con il passare degli anni, gli Interpol, a loro volta, sono stati presi come band di riferimento della nuova ondata new-wave tra cui spiccano Editors, White Lies, The National, Two Door Cinema Club.
Dopo un terzo album di passaggio, Our Love To Admire (2007) ed il quarto ed omonimo album (2010) mixato con l’aiuto del mago Alan Moulder (Depeche Mode, Placebo, Nine Inch Nails, White Lies), quello che esce in “El Pintor” da Interpol è il migliore suono della band: rock oscuro, orchestrale, ipnotico, ricercato ma di presa diretta grazie all’apporto delle melodie vocali sempre limpide e schiette.

http://interpolnyc.com

LEVANTE
Levante nasce a Caltagirone e cresce a Palagonia (Catania) in una famiglia affollata da menti creative. Soltanto nel 2013, dopo il trasferimento a Torino, arriva l’incontro con Davide Pavanello e la sua etichetta INRI, riesce a far sentire la propria voce a molti con un grido disperato e ironico che recita “Che vita di merda”. La canzone porta il titolo di “Alfonso” e si aggiudica un posto nell’olimpo dei tormentoni dell’estate 2013 occupando di diritto l’airplay radiofonico. Max Gazzè le chiede di aprire i concerti del “Sotto casa Tour”, Fiorello la invita alla sua Edicola e, dopo l’uscita del suo primo disco MANUALE DISTRUZIONE nel marzo 2014, l’Academy Medimex premia la sua opera prima come la migliore dell’anno. Segnalata speciale su iTunes come artista 2014, selezionata da Mtv tra I finalisti degli European Music Award di Glasgow, finalista al premio Tenco: il riscontro del pubblico e della critica è unanime nel riconoscere il suo talento. Durante il “Manuale Distruzione tour” partecipa al 1° Maggio romano e alterna le sue date con le aperture ai concerti di “Un amore così grande tour” dei Negramaro. Nell’autunno 2014, dopo una breve tournée nei club europei, entra a far parte della scuderia della Carosello Records, con la quale pubblica il nuovo album “Abbi Cura di te”, affidandone la produzione artistica alla stessa squadra di lavoro INRI che l’ha accompagnata sin dall’esordio: un nuovo percorso che viene convalidato dall’invito all’edizione 2015 del festival South by Southwest (SXSW) e dal primo tour americano con tappe a LA e NY. Dopo il ritorno al 1 Maggio romani, le ospitate su Rai 2 a “Che Fuori Tempo che fa” e il successo radiofonico del singolo “Ciao per sempre” parte a giugno con il nuovo tour, con una nuova band e la grinta di sempre.

http://levante.overblog.com

DARDUST
DARDUST è il primo progetto italiano di musica strumentale capace di unire il mondo pianistico minimalista all’attuale immaginario elettronico di matrice nord europea. DARDUST è un ensemble ideato dal pianista e compositore Dario Faini che, partendo dalla scrittura di temi minimalisti, la impreziosisce con la tessitura di soundscape creati dal trio d’archi di Carmelo Emanuele Patti, Simone Sitta e Simone Giorgini e con l’animo più spregiudicatamente elettronico del producer e polistrumentista Vanni Casagrande. DARDUST è una missione che attraversa l’asse geografico/musicale Berlino Reykjavic Londra e da questi luoghi riparte per la stesura di una trilogia discografica che vedrà ogni capitolo dedicato alle tre città ispiratrici, iniziando proprio con Berlino con la registrazione del disco di debutto “7” negli studi Funkhaus , tutt’ora caratterizzati da una specifica atmosfera e connotazione temporale. DARDUST è un sound crossover dal mood “pop” che va da Ludovico Einaudi ai Sigur Ros passando per il nuovo minimalismo dei compositori nord europei Olafur Arnalds e Nils Frahm, il tutto contaminato con incursioni elettroniche ispirate alle suggestioni electro ambient di Jon Hopkins.

www.dardust.com

ANTHONY LASZLO
In queste poche righe non troverete la risposta alla domanda: “Chi sono gli Anthony Laszlo?”. Il problema è che in questi casi bisogna partire da verità assolute: gli Anthony Laszlo sul palco distillano rock e parole come se fosse ambrosia e tutti smettono di chiedersi inutilmente il perché. Cantautorato Rock, psichedelia, punk, follia e senso dello spettacolo raccolto a piene mani: le incessanti rullate di Laszlo ti decentrano lo stomaco mentre dalla voce di Anthony arrivano ovattati dei testi tanto densi quanto inaspettati. L’indefinibile irrequietezza del rock, pronipoti psichedelici di Tenco, mix genetici tra Celentano e Blonde Redhead, gli Anthony Laszlo sono come due rette parallele che stanche di camminarsi accanto all’infinito tra progetti solisti e mille collaborazioni collaterali ad un certo punto hanno deciso di scontrarsi giusto per vedere l’effetto che fa: caso vuole che tra i primi spettatori di questa collisione ci fosse proprio DADE dei Linea 77 che decide di portarli di peso in casa INRI. Sono usciti allo scoperto lo scorso gennaio regalandoci nove tracce nel loro album omonimo: poco più di mezz’ora di musica e il pretesto di mettere insieme in studio Alberto Bianco, Gionata Mirai del Teatro degli Orrori e Gabriele Ottino dei Niagara. il risultato finale è un disco che taglia la pelle e ti costringe a ballare, preparatevi ad essere le prossime vittime del loro rock.

www.inritorino.com/?team=anthony-laszlo

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Venerdi 11 settembre 2015
PROG TO ROCK

L’Associazione culturale Bottega Partigiana in collaborazione con sPAZIO211, organizza il 1° Festival Prog Rock Torino nei giorni 11-12-13 settembre 2015.

ticket: 5 euro

apertura porte: 20.00

THE NEW TRIP
IL CERCHIO D’ORO
LA STANZA DI GRETA
ARIA

ARIA
Band della Valsusa, attiva dal 1989, inizialmente come cover band dei grandi gruppi prog, poi come band autrice di brani propri. Due album prodotti: il primo omonimo e il secondo del 2014 Nemesi, un lavoro introspettivo sulle esperienze personali e non, che riecheggia testi di sapore seventies cantati in italiano. La band si caratterizza per un lavoro strumentale che unisce il rock progressivo storico di Genesis e Yes con influenze più moderne quali Dream Theatre e Symphony X.

LA STANZA DI GRETA
E’ un collettivo musicale che vive e lavora a Torino. Dal 2009 autoproduce le proprie canzoni, e suona in giro per l’Italia. All’attivo due dischi: Lato A  e Lato B; quet’ultimo registrato interamente dal vivo al Diavolo Rosso di Asti. Attualmente in fase di studio e registrazione il terzo disco. Caratteristica della band è l’utilizzo di strumenti alternativi: didjeridoo, marimba e piano Rhodes,  un vecchio armonium Farfisa, giocattoli e strumenti auto costruiti.

IL CERCHIO D’ORO
Band storica savonese, fondata negli anni ’70 da Gino e Giuseppe Terribile e Franco Piccolini e ricreatasi nel 2006. Ha pubblicato due concept album di cui Il loro ultimo lavoro, Dedalo e Icaro, è stato giudicato il miglior disco prog italiano degli ultimi quindici anni da un sondaggio promosso dalla rivista Prog Italia.  Caratteristica del cerchio d’oro, oltre la ricca vena compositiva ed esecutiva, anche l’ensemble vocale che ricorda i migliori New trolls.

THE NEW TRIP di Pino “Caronte” Sinnone
Grandissima novità, Pino Sinnone il primo batterista dei Trip riforma la band e la presenta in anteprima al festival Prog To Rock.  I Trip non hanno bisogno di presentazione essendo una band culto del panorama italiano dei primi anni 70; band allora capitanata dal grande Joe Vescovi, recentemente scomparso e alla cui memoria, Pino dedica la rinascita con i New Trip.

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Sabato 12 settembre 2015
PROG TO ROCK

L’Associazione culturale Bottega Partigiana in collaborazione con sPAZIO211, organizza il 1° Festival Prog Rock Torino nei giorni 11-12-13 settembre 2015.

ticket: 5 euro

apertura porte: 16:00

SYNDONE
LA COSCENZA DI ZENO
AVALON LEGEND
AQUAEL
UBI MAJOR
SOUL SECRET
NUMPH

NUMPH
Da massa Carrara, forse più conosciuti all’estero che in Italia, hanno ricevuto ottime recensioni del loro album prog metal “Theories of lights”, in molti siti e blog, come ad es ProgSphere, anche in virtù dell’investimento fatto in un’ottima produzione. L’album è stato infatti registrato al The Basement studio, mixato da Matt Bayles e masterizzato da Ed Brooks RFI studios ((Rem, Isis; pearl Jam).

SOUL SECRET
Da Napoli, tre album pubblicati con l’etichetta tedesca Goldencore/Zyxmusic, vantano un’ottima esperienza internazionale. Il loro è un ottimo metal prog, composito strumentalmente ma di immediato ascolto. Punto di forza è sicuramente la voce di Lino di Pietrantonio.

UBI MAJOR
Da Milano, presentano un rock progressivo a cavallo fra la storia ’70 e il neo prog. Vantano una lunga esperienza live a fianco di musicisti come Rodolfo Maltese  (Banco), Patrizio Fariselli (Area), Tony Pagliuca (Orme), Mauro Gnecchi (Biglietto per l’inferno); all’attivo anche tre album in studio. L’ultimo del 2014 è “Incanti Bio-Meccanici”.

AQUAEL
Il gruppo fondato a Torino nel 1979 da Maurizio Galia, come band che riproponeva il grande prog internazionale. Maurizio negli anni produce album propri e altri come Aquael nome della sua attuale band. L’amore per il prog del leader, lo porta nel 2009 a coordinare un gruppo di scrittori e collezionisti di dischi per mandare alle stampe la sua più perfetta creatura culturale: il libro “Prog 40” Quarant’anni di Progressive Rock nel mondo. Attualmente gli Aquael sono al lavoro per la registrazione e produzione di un nuovo album.

AVALON LEGEND
Longeva formazione della bassa Valsusa, due album all’attivo di cui il secondo “Un sogno per cambiare” presenta il passaggio da un pop rock italiano a un rock più marcatamente progressivo. Loro intento, quello di coniugare i ritmi propri del prog con un cantato melodico in italiano. Sono spesso avvicinati ai Pooh di Parsifal. Particolarmente impegnati sul versante “testi”, sono attualmente al lavoro sul prossimo album, che sarà un concept di cui presenteranno un’anteprima al festival Prog To Rock.

LA COSCIENZA DI ZENO
Da Genova, forti di cinque album studio, tra cui il recentissimo “La notte anche di giorno”, la band ha anche un’ottima esperienza live, avendo solcato molti palchi in compagnia di grandi band come Biglietto per l’inferno, Trip, Delirium, Osanna, Alphataurus e molti altri. Molte sono le recensioni positive su siti specialistici com ProgArchive, ProgSphere, Arlequins, Progressive…..

SYNDONE
Syndone progband, storico gruppo di musica prog. italiana, nasce verso la fine del 1989dalla volontà del compositore/tastierista di Torino NIK COMOGLIO di formare una power progrockband stile Emerson Lake and Palmer. Dopo due lavori: “Spleen” (1991) e “Inca” (1993), la band si scioglie per motivi interni al gruppo e ciascuno dei musicisti seguirà percorsi personali diversi.Dopo diciotto anni la band ritorna sulla scena con una nuova formazione a sestetto, che non contempla l’uso della chitarra elettrica. La band prodeuce tre album: “Melapensante”, “la bella è la bestia” e il recente “Odysseas”, lavoro di pregiata fattura che riscuote ampi consensi di critica.

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Domenica 13 settembre 2015
PROG TO ROCK

L’Associazione culturale Bottega Partigiana in collaborazione con sPAZIO211, organizza il 1° Festival Prog Rock Torino nei giorni 11-12-13 settembre 2015.

ticket: 5 euro

apertura porte: 16:00

BIGLIETTO PER L’INFERNO
OLD ROCK CITY ORCHESTRA
BLUEALIVE
STRUTTURA E FORMA
LOCUS AMOENUS

LOCUS AMOENUS
Di Avellino, è un progetto che nasce in Irpinia nel 2010. Il gruppo ha numerose influenze musicali dal Blues al Rock, dal Metal alla Psichedelia, dal Progressive Rock al Progressive Metal dal Jazz alla Fusion. Il 28 Settembre viene pubblicato il loro primo album ” Clessidra.Il 27 Giugno i Locus Amoenus salgono sul palco del Re-Prog Festival alla BAM di Sapri, primo e atteso raduno delle nuove Band della scena Pop Progressiva Campana.

STRUTTURA E FORMA
Struttura e Forma è una band nata nel 1972 a Genova e riunita dai principali fondatori nel 2010 in una nuova formazione costituita con altri musicisti lombardi di notevole spessore artistico, che nei concerti “progredisce” dal blues popolare delle cover di B.B. King ed Eric Clapton sino ad avvincenti brani originali come “Happy Groove”, “Fast Steps”, uno più accattivante dell’altro – il cui avviluppo strumentale coinvolgente e mai gratuito è il marchio di fabbrica di questa formazione davvero originale. Niente “freddi tecnicismi” ma più che mai la dimostrazione, di come la tecnica strumentale sia e debba sempre essere un mezzo e mai un fine.

BLUEALIVE
Recente formazione torinese che ha appena pubblicato l’album E.R.A 1.14. un concept album mirato ad illustrare un profondo cammino valoriale da parte di Peter, personaggio protagonista. I BlueAlive propongono un interessante mix di hard rock, musica elettronica e new age, il tutto condito da una voce calda e profonda che ci riporta ai migliori Depeche Mode. Intento esplicito della band è l’assenza di specifici confini musicali.

OLD ROCK CITY ORCHESTRA
Nascono a Orvieto nel 2009. L’album d’esordio, dal titolo Once Upon A Time, recensito anche dal magazine Classix! E dalla rivista olandese di musica prog iO Pages, esce il 20 giugno 2012 per M. P. & Records, etichetta veneta già in collaborazione con artisti nazionali e internazionali, tra iquali Rick Wakeman (YES), Sonja Kristina (Curved Air), Bernardo Lanzetti (Acqua Fragile,PFM), Le Orme. Nell’estate del 2013 la band intraprende un tour europeo in Inghilterra, Francia, Belgio, Olanda e infine Bulgaria. A gennaio 2015 gli Old Rock City Orchestra partecipano alla rassegna live italiana “ProgZone – Il Prog in Concerto”. Il secondo lavoro degli Old Rock City Orchestra, dal titolo Back to Earth, esce il 30 aprile 2015.

BIGLIETTO PER L’INFERNO
Storica band nata negli anni d’oro del prog italiano. La lunga storia del Biglietto per l’Inferno inizia nel 1972 quando due gruppi lecchesi The Gee e The Mako Sharks si sciolgono per formare il gruppo del Biglietto. Nel 1973 partecipano al “Be In” di Napoli, organizzato dagli Osanna. Incontrano Maurizio Salvadori, manager dell’agenziaTrident, che propose loro di incidere il disco omonimo che esce nel Marzo 1974 e s’impone subito sul mercato per la sua vena rock-progressiva. Diverse le esibizioni live come nel novembre del 1974 con Claudio Rocchi e Madrugada; a Genova memorabile concerto di supporto agli UfoPiemontesi. Il Parco Lambro nel 1974 e Villa Doria Pamphili sempre nel ’74 sono altri esempi di una lunga e proficua stagione di concerti. Oggi il Biglietto per l’Inferno ripropone molti brani dell’epoca reinterpretati in una chiave innovativa che unisce folk e musica elettrica, senza perdere il sapore del nucleo originario.

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Sabato 26 settembre 2015
FESTIVAL DEL MINOLLO
Suoni immaginari della musica indipendente italiana

apertura porte: 16:00

ticket: UP TO YOU!

E’ con piacere che I Dischi del Minollo annuncia il primo festival musicale interamente dedicato alle sue produzioni discografiche, una kermesse densa di live, workshop, incontri e riflessioni sulla musica indipendente.
L’appuntamento è per sabato 26 settembre a Torino presso lo “sPAZIO211”

L’etichetta nata nel 2007 dalla passione di Francesco Strino per tutto ciò che c’è di inusuale e nascosto nella musica italiana, prende il nome dal famoso sketch di Massimo Troisi sull’arca di Noè. Come il “Minollo” anche l’etichetta sente il bisogno di far uscire allo scoperto tutte quelle realtà musicali non visibili al mercato discografico.
I Dischi del Minollo è passione, è voglia di non essere solo spettatore, è il p…iacere di scoprire gioielli nascosti. In otto anni di attività ha pubblicato 32 dischi spaziando dal cantautorato in salsa indie di unòrsominòre e Il Fratello a quello sghembo di Deian & Lorsoglabro, dal post rock dei Penelope sulla Luna, alla post-wave dei Devocka e di Magpie (Daniele Carretti degli Offlaga Disco Pax), dalla folk song di Nicolas Joseph Roncea al rock militante de iFasti, fino a tutti gli altri progetti che ci hanno accompagnato in questi anni.

PROGRAMMA
ore 16.00 : Open Doors

ore 17.00 : Workshop “MUSICA INDIPENDENTE, INDIPENDENTE DA COSA ?
interverranno Domenico MUNGO (Rumore), Andrea POMINI (Rumore, Love Boat), Sergio MILANI (Blu Bus, Kina)

a seguire show case : MULBO / NICOLA MARTINI

ore 20.00 : Proiezione del documentario MATTI A COTTIMOStrategie di Sopravvivenza (Regia: Mauro De Fazio, Simone Sandretti – Montaggio: Andrea Spinelli, Alberto Moretti – Riprese: Mauro De Fazio, Marco Perugini, Andrea Spinelli, Giulia Arantxa – Post-produzione audio/video: Alberto Moretti – Musiche: Enrico Supertino, Matteo Castellano, Alberto Moretti – Italia 2015) >>> www.mattiacottimo.net

ore 20.30 : FESTIVAL DEL MINOLLO (iFASTI / Deian & Lorsoglabro / Lukasz Mrozinski / Tuttonero! / Mastice / Zidima / Stare Mesto / Zivago)

a seguire : EDISON BOX DJ set >>> www.edisonbox.it

…inoltre Distro, Merchandising, drink, food, ecc.

iFASTI
Nati nel 2008 dalle ceneri dei Seminole, storica band del DIY italiano, alle spalle hanno un passato personale di attivismo, protesta, associazionismo culturale e collettivi sociali.
iFasti sono parole scomode accompagnate da beat elettronici in un viaggio teatrale nei mali del mondo. Sono composizioni irriverenti dritte allo stomaco. Il nuovo album “Palestre”, è uscito il 28 marzo 2015.

www.ifasti.it

DEIAN & LORSOGLABRO
Canzoni e improvvisazioni ossessive. Il risultato è un suono d’insieme paradossalmente coeso, che vede un’alternanza di canzoni e digressioni strumentali, con predominanza del primo elemento: la canzone.

www.facebook.com/Lorsoglabro

LUKASZ MROZINSKI
Cantautore italo/polacco. Coagula sperimentazioni rumoriste e avanguardiste con il cantautorato postfolk nell’abisso dell’anima più oscura. E’ stato il chitarrista-cantante fondatore dei Merçe Vivo oltreché membro della noise band Seminole e del duo d’improvvisazione aSzEs0

http://www.facebook.com/mrozinskil

TUTTONERO!
Tuttonero!è il lato oscuro della normalità.
Cantautori stralunati, il quintetto torinese propone un viaggio nel “far west” della provincia italiana, un ambiente desertico dove incursioni garage-blues si diffondono tra chitarre taglienti, psichedelia e contaminazioni dal surf al punk. Tuttonero! racconta con ironia, una buona dose di sarcasmo ed un pizzico di rassegnazione il nostro presente.

www.facebook.com/tuttoneroband

MASTICE
Esordio del duo ferrarese formato da Igor Tosi (voce della band Devocka) e Riccardo Silvestrini. Il progetto Mastice rappresenta la dura quotidianità, dove riverberi e ritmi meccanici si intrecciano ad oscillazioni e parole. Sensibile alle sonorità industrial e ambient, Mastice possiede una forte natura elettro rock.

www.facebook.com/masticeband

ZIDIMA
Dissonanze e distorsioni, atmosfere tese e vortici emotivi evocati ed esplicitati senza ritegno. Scivolano liberamente tra l’ozio e l’astio dalla fine degli anni ’90, tra cambi di formazione e di scenari, portando a spasso il frutto di una manciata di lavori, totalmente autoprodotti.

www.zidima.it

STARE MESTO
Il gruppo nasce nel 2011 tra Bologna e Ferrara. Il loro è un crocevia sonoro, eclettico e dinamico,
con atmosfere che spaziano dalla wave al post rock,
dall’indie alla canzone d’autore italiana.

www.staremesto.it

ZIVAGO
Gli ZIVAGO sono un duo indie milanese formato da Lorenzo Parisini e Andrea Zonescuti. La band, partendo dall’idea del songwriting come mezzo di espressione semplice e diretto, sviluppa arrangiamenti in bilico tra acustico ed elettrico, in un percorso compositivo influenzato sia dal folk rock e dalla indie/new wave anni 80 e 90, sia dalla tradizione melodica cantautorale italiana.

www.facebook.com/zivagoband

MULBO
I mulbö sono una band principalmente strumentale basata su un mix di improvvisazione e programmata follia. Nascono nel gennaio 2013 partoriti dalla mente di Claudio, Alessandro ed Eros. Dopo un intenso lavoro ed alcuni tease-trailer-live nel torinese, acquisiscono un nuovo elemento, Fabio, per meglio ridefinire e remiscelare, con suoni acustici e frequenze striscianti, le sonorità di partenza.
Improvvisazioni cinestetiche. Rimodulazioni paritetiche. O più semplicemente, suono.

www.facebook.com/pages/mulb%

NICOLA MARTINI
I cantautori gli fanno paura.
Cresce a suon di Nirvana e Fugazi, poi Modugno e Graziani, immerso nella musica dalla tenera e…tà. Suona il
basso quando ancora non arriva a schiacciare i tasti in cima, poi impara a picchiare la batteria, infine
strimpella la chitarra urlando qualche parola di senso compiuto.

www.facebook.com/n.colamart.ni

www.minollorecords.com
www.facebook.com/pages/I-DISCHI-DEL-MINOLLO

www.facebook.com/events/461217774058410

Venerdi 2 ottobre 2015
LA BATTERIA

apertura porte: 21.29

ticket: 6 euro (prevendita: biglietteria online)

Uniti dal comune amore per le colonne sonore e le sonorizzazioni italiane degli anni ’60 e ’70, i quattro componenti de La Batteria sono veterani della scena musicale romana più trasversale, con esperienze che vanno dal post-rock progressivo (Fonderia), al pop (Otto Ohm, Angela Baraldi), al jazz sperimentale (I.H.C.), al hip hop (La Comitiva, Colle Der Fomento) fino alla world music (Orchestra di Piazza Vittorio).
La band propone brani originali ispirati a quel suono e a quella scrittura così particolare che dominava la musica per immagini nel nostro paese negli anni che vanno dal 1968 al 1980, periodo caratterizzato dalla creatività e vocazione sperimentale di compositori come Ennio Morricone, Stelvio Cipriani, Alessandro Alessandroni, Bruno Nicolai e di gruppi come i Goblin e I Marc 4.
Registrato utilizzando tutti strumenti vintage, il primo album omonimo de La Batteria non è però una mera operazione di revival di un’epoca d’oro, ma piuttosto il tentativo riuscito di riappropriarsi di uno stile e di un suono del passato per proiettarlo nella contemporaneità. Così fra le pieghe del loro prog-funk cinematico si possono ritrovare anche influenze che spaziano dal afrobeat, al hip hop, alla musica elettronica e al rock alternativo degli anni 80 e 90, tutte filtrate però attraverso una sensibilità ed un modo di scrivere e di suonare tipicamente italiani.
Un disco concepito a Roma in quegli stessi ambienti in cui si producevano quelle colonne sonore e quei dischi di sonorizzazioni che oggi vengono ristampati ed apprezzati in ogni angolo del globo, nato proprio come album di library per conto dell’editore Romano Di Bari e la sua Flipper Music (casa di etichette culto come Deneb e Octopus) e masterizzato negli storici studi Telecinesound di Maurizio Majorana, bassista de I Marc 4. Una continuità quindi non solo sonora con quel mondo, esempio di un’Italia che riusciva a bilanciare arte e artigianato senza dimenticare il fattore commerciale, provinciale per molti versi eppure più libera di osare e di mescolare le carte in tavola per creare qualcosa di nuovo e diverso.
Anche a livello grafico l’album de La Batteria gioca con gli stessi elementi e lo stesso corto circuito fra presente e passato, grazie al logo molto cinematografico disegnato per la band da Luca Barcellona (aka Lord Bean) e alla cover realizzata da Emiliano Cataldo (aka Stand) ispirandosi a quelle dei vecchi album di sonorizzazioni italiane.

www.labatteriaband.it

www.facebook.com/events/1896679360558185

Venerdi 9 ottobre 2015
SPEEDY ORTIZ
opening act: TRUST FUND

apertura porte: 21.29

ticket: 10 euro (prevendita: biglietteria online)

Gli Speedy Ortiz, nominati da Pitchfork come Best New Music 2013 per l’album d’esordio Major Arcana, tornano sulle scene con un nuovo album, Foil Deer. Anticipato dai brani Raising The Skate, Puffer e The Graduates, l’album è stato registrato e mixato ai Rare Book Room di Brooklyn e uscirà il 21 Aprile su Carpark Records. Dopo la fantastica performance live al South by Southwest di quest’anno, la band si prepara al suo ritorno in Italia.

Gli Speedy Ortiz sono Sadie Dupuis (Voce , Chitarra), Darl Ferm (Basso, Ex-Day Sleeper) e Mike Falcone (Batteria, Piano, Ex-Ovlov); cresciuti tutti in Massachusetts, si sono formati nell’estate 2011. La band trova presto una calda accoglienza nel rock underground del Bay State, a Boston e nella scena sperimentale del Massachusetts occidentale. A marzo 2012 la band registra e autoproduce due singoli, Taylor Swift e Swim Fan, con la collaborazione di Paul Q. Kolderie (Pixies , Hole) e Justin Pizzoferrato (Chelsea Light Moving, Dinosaur Jr.)
A Luglio 2013 esce, per la Carpark Records, il loro disco d’esordio, Major Arcana, nominato Best New Music da Pitchfork. Questo lavoro permette agli Speedy Ortiz di evolversi e passare da un progetto lo-fi ad uno molto più collaborativo, caratterizzato dalle linee di basso di Darl Ferm, dai riempimenti chiassosi del batterista Mike Falcone, e dai riff angolari della frontwoman Sadie Dupuis.
Dopo l’arrivo lo scorso anno del chitarrista Devin McKnight, ex Grass Is Green – gruppo post-punk di Boston – gli Spedy Ortiz ritornano sulla scena musicale con un secondo album, Foil Deer, registrato al Rare Book Room di Brooklyn e in uscita il 21 aprile 2015.
Sin dai primi secondi del nuovo album appare chiara la missione di Sadie Dupuis, che recita in modo conciso: “I’ve known you not so very long / but watch your back, because baby’s so good with a blade.” In tutto il disco, la cantautrice e chitarrista fa ripetutamente riferimento a questo genere di immagini vivide e violente. Il messaggio è chiaro: le armi di Dupuis sono una chitarra abilmente maneggiata e una lingua tagliente.
Considerando il suo talento per i giochi di parole, non sorprende che Dupuis si sia recentemente laureata in poesia presso la UMass-Amhers: Dupuis è una delle più interessanti giovani voci e paroliere del rock.
A differenza dei quattro giorni che sono serviti alla band per registrare Major Arcana, per comporre Foil Deer Dupuis si è ritirata a casa di sua madre nei boschi del Connecticut.
Il risultato è un album ricco di armonie vocali, folate di arpeggi e texture atonali.

https://www.facebook.com/speedyortiz

TRUST FUND
trust-fund-band
I Trust Fund, band di Bristol capeggiata da Ellis Jones, arrivano in Italia come supporter degli Speedy Ortiz con il loro album di debutto, No One’s Coming for Us.
Grazie alla pubblicazione dell’Ep Don’t Let Them Begin e la collaborazione con i Joanna Gruesome, Ellis Jones ha saputo alimentare la sua reputazione, divenendo uno dei giovani artisti più talentuosi della nuova scena musicale. Per avere un’idea dello stile dei Trust Fund immaginatevi un mash-up tra la vostra band indie preferita e quella grunge: il loro album, volutamente lo-fi,
è gioioso e ricco di energia.

www.facebook.com/trstfnd

www.facebook.com/events/1381871518807062

Venerdi 16 ottobre 2015
FRUTTA FUORI STAGIONE

doors: 21.29

ticket: up to you!

la saggezza della musica popolare italiana, presenta:
FRUTTA FUORI STAGIONE
DJ UNICUM (ilbroda) e DJ DON BAIRO (zazzo)
Tutto ciò che mai osereste pensare della musica italiana, insospettabili singoloni, nascosti sotto tonnellate di parole alla rinfusa, improponibili riempipista da grandi interpreti italici, tutto in una notte, da farvi sanguinare i talloni …danceollnaitlong…

p.s. non ditelo a nessuno ma avremo anche dei guest dj mica da ridere…:-)

www.facebook.com/events/1627749817509627

Sabato 17 ottobre 2015
SOAK

apertura porte: 21.59

ticket: 15 euro (prevendita: biglietteria online)

Già paragonata ad artisti del calibro di Laura Marling e Beach House, Bridie Monds-Watson, meglio conosciuta come Soak è un astro nascente nella sua città di Derry dall’età di 14, quando il demo di Sea Creatures ha acceso una scintilla attirando l’attenzione di BBC Introducing. Prodotto insieme a Tommy dei Villagers, il suo album di debutto, Before We Forgot How To Dream, in uscita il 2 Giugno via Rough Trade (Self) e anticipato dai singoli B a noBody, Sea Creatures e Blud, segna il passaggio di Soak da giovane talento a vera cantautrice significativa per gli anni a venire. I suoi testi sono intimi, onesti e con una maturità sorprendente per la sua età.

La giovane songwriter Soak ha solo 18 anni, ma Bridie Monds-Watson nata a Belfast si esibisce dall’età di 14 anni nella sua casa di Derry dove ha condiviso la sua passione per la musica con quella per lo skateboard, lo studio e gli amici.
Fino all’inizio del 2013 si è praticamente auto gestita con l’aiuto dei suoi genitori, organizzando gli incontri con gli A&R a casa davanti a una tazza fumante di tè.
Il suo primo EP Trains uscito nel Marzo 2012, ottenne un grande successo di critica, così come il secondo EP Sea Creatures, uscito nel mese di Agosto, che ebbe un gran impatto sulla scena musicale locale e nazionale.
Before We Forgot How to Dream è una splendida istantanea degli anni formativi di Soak, che tocca in modo vario i temi dell’isolamento, della famiglia e di che cosa fare con il proprio futuro. Nonostante il tono agitato che indugia sotto la superficie dell’album, c’è un persistente elemento edificante nella musica di Soak: “Le persone crescono e nessuno crede più nella Magia, o in quelli che ti dicono di abbassare le aspettative e che certi comportamenti non sono appropriati. Questo album sicuramente racconta di quella volta in cui hai creduto un po’ di più nelle cose“.
Dopo essere stata in tour con artisti del calibro di Tegan & Sara, George Ezra e CHVRCHES, aver suonato ai festival estivi di Glastonbury, Latitude e Electric Picnic, la vita di Soak è cambiata: mentre i suoi amici hanno ottenuto il diploma, Bridie ha firmato un contratto con la Rough Trade per il suo album di debutto. Ma Bridie vive il suo successo in modo rilassato e tipico per la sua età passando il tempo libero sullo skate insieme ai suoi amici.

Un vivido ritratto del profondo pensiero adolescenziale: intricati e ambigui psicodrammi” – The Guardian
Il suono di SOAK ha sprazzi di Cat Power e la delicatezza di Lykke Li … inni edificanti e ben fatti” – Noisey
Raffinato e bellissimo” – Stereogum
Acuto, irriverente e appassionato” – NME
Un’atmosfera di esplosione/implosione imminente…entusiasmante” – Sunday Times
Mi ha colpito la qualità del songwriting di SOAK, l’eccezionalità della sua voce e la profondità dei suoi testi. Dannata età. Il talento grida più forte” – Lauren Mayberry (Chvrches)

www.soakmusic.co.uk

www.facebook.com/events/367207796817011

Venerdi 30 ottobre 2015
BROTHER & BONES
opening: The CIRCLE

apertura porte: 21:29

ticket: 10 euro (prevendita: www.ticketone.it e relativi punti vendita)

I Brother & Bones sono cinque uomini che scrivono canzoni col talento dei menestrelli folk, l’energia dei punk e con la sicurezza degli headliners in uno stadio. Direttamente dalla Cornovaglia, il loro alternative rock venato da sonorità acustiche strizza l’occhio a Pearl Jam e John Martyn. Oltre ad aver attraversato Regno Unito ed Europa col suo show (con The Temperance e The Boxer Rebellion come supporter), la band ha aperto i concerti per i pluripremiati Ben Howard e Bastille. Il prossimo autunno sarà particolarmente intenso per il quintetto, con una lunga serie di concerti già confermati e l’uscita del loro primo vero album, un eclettico mix di percussioni tribali e chitarre incendiarie registrato nei prestigiosi East West Studios di Los Angeles.

www.brotherandbones.com

The CIRCLE
CIR

Cinque ragazzi, nati e cresciuti nella provincia di Torino, provenienti da cinque realtà musicali ben distinte tra lor…o, che decidono di unire le loro esperienze in un solo nuovo progetto. Ecco cosa significa per Federico, Alessandro, Marco, Giuseppe e Lorenzo il nome “The Circle”. La melodia delle linee vocali, al centro del progetto, di matrice prettamente pop-rock, è contornata da sonorità che vanno dall’ indie-pop fino a sfiorare le note del post-rock più dolce. Nel 2012, anno della fondazione della band, pubblicano il loro primo EP, dal titolo “The Circle-EP”. Nel 2013 iniziano le registrazioni del primo LP, dal titolo “Life in a motion-picture soundtrack”, prodotto in collaborazione con Omid Jazi (tastierista live dei Verdena durante il tour di “Wow”) e uscito il 16 Settembre 2014 per Hot Studio Records. Nelle prime settimane di vendita al pubblico, l’album raggiunge la seconda posizione della classifica “alternative” di iTunes, entrando anche a far parte della top-100 degli album più venduti in Italia e suscitando l’attenzione di quotidiani nazionali del calibro di “Internazionale” e “La Repubblica”, che definisce i The Circle come “i torinesi che sfidano i Coldplay”.
Nell’ottobre 2014 esce il videoclip di “Green Like Soul (Part I)”, primo singolo estratto da “Life in a Motion-Picture Soundtrack”,grazie al quale la band viene selezionata da Mtv New Generation come “artista Just Discovered della settimana”. Dopo il sold-out del concerto per il “release party” dell’album all’Astoria di Torino, la stagione 2014-15 vede la band impegnata in un tour che tocca alcuni dei principali club e festival italiani, condividendo il palco con artisti del calibro di A Place to Bury Strangers (USA), Nausica (NE), I Monaci Del Surf (IT), The End Of The Ocean (USA), Benjamin Booker (USA) e molti altri ancora.

www.facebook.com/thecirclemusic
www.facebook.com/events/1685482068362900

Sabato 31 ottobre 2015
L’HALLOWEENALE

apertura porte: 22.00

ticket: UP TO YOU!

DYLAN & the DOGS (live)

DJ-SET ROYAL RUMBLE
(Millennium Bug, Simio&Telespalla)



…dai creatori de “IL CARNAIOVALE”…
L’HALLOWEENALE: la festa di Halloween più alcoolica del pianeta!!! Happy hour + musica dal vivo + DJ set 70 80 90 2000
La festa assurda per la festività che non esiste… per la prima volta il Carnaiovale trasforma tutti in mostri, streghe, fattucchiere, zombie e creature della notte e diventa l’Halloweenale!

www.facebook.com/rockwhat

www.facebook.com/events/1677997902416477

Martedi 3 novembre 2015
KITTY, DAISY & LEWIS

apertura porte: 21.29

ticket: 15 euro (prevendita: biglietteria online)

A tre anni di distanza dal loro acclamatissimo Smoking In Heaven,
lo scorso 26 Gennaio, Kitty, Daisy & Lewis, trio inglese formato dai fratelli Durham, hanno pubblicato il loro terzo album in studio, The Third. Il trio ha usato questi ultimi tre anni con saggezza:
ha composto un nuovo album con 16 tracce e lo ha registrato in uno studio
ricavato da un ristorante indiano abbandonato a Camden Town. Con il nuovo spazio e le attrezzature analogiche,
il trio ha portato il loro terzo lavoro ad un livello ancora più alto
sia per songwriting, sia per strumentazione, stile e produzione del suono. Per la produzione del disco, i tre fratelli polistrumentisti,
hanno arruolato il leggendario chitarrista dei Clash Mick Jones.
Con questo terzo lavoro Kitty, Daisy & Lewis hanno abbracciato un range di influenze che vanno dal blues alla disco, rimanendo sempre e inconfondibilmente se stessi.
Scritto da tre scrittori diversi e polistrumentisti, ogni traccia del nuovo lavoro è un gioiello scintillante che riflette un aspetto diverso dell’esperienza.

Un regalo per quelli di noi che credono ancora nella magiaObserver ****
“Un meraviglioso album: appassionato esuberante e divertente” The Guardian ****
L’atmosfera è irresistibileThe Times ****
Il suono di un tempo, ma anche una band per il futuroNME
Avete sentito parlare di Kitty Daisy & Lewis -Sono F *** ing amazingChris Martin (Coldplay)

Kitty, Daisy & Lewis sono il trio inglese formato dai fratelli Durham.
La loro musica è sempre stata fortemente influenzata da pop up, R ‘n B e blues, psichedelica, Soul, Country, Jazz e Ska.
I tre fratelli sono tutti polistrumentisti: tutti suonano chitarra, pianoforte, banjo, chitarra lapsteel, armonica, contrabbasso, ukulele, percussioni, trombone, xilofono e fisarmonica. Nelle esibizioni live Kitty, Daisy & Lewis cambiano spesso la formazione sul palco alternandosi nell’utilizzo degli strumenti.
Kitty Durham è la più giovane del gruppo, canta e suona la batteria, armonica, ukulele, banjo, trombone e chitarra. Daisy Durham, la più grande, canta e suona batteria, pianoforte, fisarmonica e xilofono. Lewis Durham canta e suona la chitarra, il pianoforte, il banjo, lapsteel e batteria.
La carriera di questi tre fratelli inizia in giovane età facendo guadagnare al trio molti estimatori, tra cui Amy Winehouse, David Lynch, Chris Martin, Eagles of Death Metal, Dustin Hoffman, e Ewan McGregor. Hanno inoltre avuto l’opportunità di esibirsi in apertura ai tour sold out mondiali di Coldplay, Razorlight, Richard Hawley, Jools Holland, e altri.
La band ha firmato per l’etichetta Sunday Best di Rob da Bank, dj della BBC Radio 1 e curatore di Bestival, con cui hanno pubblicano il loro secondo singolo “Mean Son of a Gun“, una canzone originariamente tagliata da Johnny Horton negli anni ’50, e la B-side “Ooo Wee“, che il trio aveva ascoltato su un disco 78 giri cantato da Louis Jordan. Il 30 maggio 2011 Smoking In Heaven è stato pubblicato su CD e vinile (doppio LP e 78 giri Album), per la Sunday Best. L’album ha venduto più di un quarto di milione di copie in tutto il mondo.
Il loro percorso live è ricco di performance ed eventi: hanno suonato sul palco principale al Bestival nel 2006, 2007, 2008, 2009 e 2011, così come a Glastonbury nel 2007, 2008 e 2011. Si sono esibiti nel 2009 al Primavera Sound di Barcellona, al Rock am Ring & Rock im Park in Germania, e al Lowlands in Olanda.
Molto spesso le loro esecuzioni live sono accompagnate da mamma e papà Durham. Graeme Durham è uno dei membri fondatori e ingegnere di mastering presso gli studi di registrazione de The Exchange di Londra, mentre Ingrid Weiss è l’ex batterista dei The Raincoats e suona sul palco con i figli il contrabbasso.

www.kittydaisyandlewis.com

www.facebook.com/events/1461572744141121

Venerdi 6 novembre 2015
WORSE THAN BARRAS
“Worn Out” release party
+
JUNKFOODEATERS

apertura porte: 21.00

ticket: UP TO YOU!

Grunge is dead” diceva Kurt Cobain, ma i Worse than Barras lo resuscitano volentieri imbastardendolo con tutto quello che di buono in questi ultimi vent’anni hanno ascoltato e suonato i 4 ragazzi, non di Liverpool…e non più tanto ragazzi neanche!

Pezzi robusti ma con gusto per la melodia, soluzioni non banali senza scivolare nel tecnicismo estremo che non gli appartiene, una pacca decisa e onesta per chi crede nella musica creata, suonata  e vissuta, insomma, sempre per citare:  “it’s only rock and roll, but I like it”.

www.worsethanbarras.com

JUNKFOODEATERS
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I JUNKFOODEATERS nascono nel 2011 come trio formato da Luca Fernicola (batterista), già bassista negli ex LESBOSS, Lucio Bruno (bassman) e Alessandro Simone (voce e chitarra), gli ultimi due entrambi militanti nella band italiana alternativa MONICAMOTORMOTEL , con numerosi concerti in giro per il Piemonte negli ultimi 10 anni e che vanta 2 partecipazioni alle selezioni piemontesi di Arezzo Wave. Con la ormai raggiunta maturità, gli over 35enni decidono di cambiare aria e seguire la strada del suono sporco, qualcosa tipo “garage/stoner” a tratti acido e di cantare in inglese, comunque senza particolari vincoli di stile. Dopo un anno e più di prove hanno finalmente del materiale che li ha convinti a produrre un disco che attualmente è ancora in lavorazione.
Se dovessimo etichettarli in base ai suoni o alle band di riferimento conosciute alle quali
ammiccano, sarebbero riconducibili a gruppi quali The Grinderman, Queens Of The
Stone Age, The Black Keys.

Venerdi 13 novembre 2015
GODSPEED YOU! BLACK EMPEROR

TEATRO DELLA CONCORDIA
Corso Puccini
10078 Venaria Reale (Torino)

opening: XARAH DION

ticket: 25 euro (prevendita >>> www.ticket.it/dettaglio.php?id=153268)

apertura porte: 20:00
concerto: 21:00

Non è semplice trovare una definizione per i Godspeed You! Black Emperor, anche se è palese la loro predisposizione ad andare contro ogni logica presente oggi nel panorama musicale.
Le cose certe di questa band, composta da ben nove musicisti, sono l’origine canadese, per la precisione di Montreal, e la scelta strumentale, ma anche sotto questo punto di vista la particolarità esiste: non si canta nei loro dischi, ma le voci ci sono, sfuggevoli, quasi fossero immesse casualmente, spesso recitanti con la caratteristica della freddezza e dell’oscurità.
Con l’uscita a marzo del loro “Asunder, Sweet and Other Distress” che supera i loro precedenti capolavori e soprattutto nelle loro recenti ed affollate apparizioni live, descritte da più parti come un trionfo di suoni e visioni sul confine tra grandiosità e caos, i Godspeed You! Black Emperor si sono presentati al loro fedelissimo pubblico nella loro forma migliore, sia su disco che dal vivo: potenti, viscerali, ai livelli più alti nella loro discografia.
E non sembrano avere per ora intenzione di fermarsi, visto che torneranno in tour a partire proprio da settembre per una serie di date negli Stati Uniti e in Canada.
Le esibizioni dei Godspeed You! Black Emperor sono sempre eventi unici ed irripetibili
Venerdì 13 novembre il pubblico torinese ed italiano potrà godere della esaltante e coinvolgente performance dello storico collettivo canadese al Teatro Della Concordia a Venaria (Torino).

www.facebook.com/Godspeed-You-Black-Emperor

XARAH DION
xarah

Ni modèle à présenter, ni histoire à raconter.

www.facebook.com/xarahdion


www.facebook.com/events/885745074835105

Sabato 14 novembre 2015
MASERATI

apertura porte: 21.59

ticket: 10 euro (prevendita: biglietteria online)

I Maserati sono una band ossessionata dai processi. In particolare sono ossessionati dal processo di sposare il passato nel futuro – futuristi retrò determinati a fondere Krautrock e rock classico in un veicolo motorik monolitico. Rehumanizer è ad oggi il prodotto più compiuto di questo processo, un matrimonio tra uomo e macchina che suona come un supergruppo composto da Gary Numan, Cluster e Pink Floyd.
Registrato, mixato e prodotto interamente dalla band nel loro studio, questo è il primo album dei Maserati completamente realizzato senza collaborazioni o interferenze. Canzoni costruite pezzo per pezzo – ricostruendole a partire dai loro elementi basici – i Maserati abbacciano pienamente la tecnologia come strumento di songwriting. La band prende maggiori rischi che in passato sperimentando con improvvisazioni e incorporando per la prima volta anche lo strumento voce (al naturalre, non processata).
Negli ultimi dieci anni i Maserati hanno costruito una carriera sempre in crescendo – una stretta, elegante, sbuffante bestia che spinge verso il sole e raramente ha virato fuori rotta. Rehumanizer mantiene la stessa ambizione e il senso di abbandono, ma è distintamente uomo quanto macchina – una vera e propria alleanza tra passato e futuro.

www.ihaveadagger.net

www.facebook.com/events/1470114313296217

Venerdi 20 novembre 2015
BALTHAZAR

opening act:

XUL ZOLAR

apertura porte: 21.29

ticket: 15 euro (prevendita: biglietteria online)

Dopo il successo di “Rats” del 2012, i Balthazar tornano con un nuovo album, “Thin Walls“.
Anticipato dai singoli “Then What e Bunker“, l’album, uscito il 31 Marzo su “Play It Again Sam“, è stato co-prodotto dalla band belga assieme a Ben Hillier (Blur, Depeche Mode, Elbow) e Jason Cox (Massive Attack, Gorillaz) negli studi Yellow Fish di Lewes, UK
Maarten e Jinte si conoscono fin da adoloscenti, quando erano soliti esibirsi come artisti di strada, a volte in competizione tra loro, fino a quando si sono resi conto che a volte “uno e uno fanno tre”. La loro alleanza ritrovata li ha portati in un vortice di avventure musicali.
Nella loro ricerca del pop perfetto, il duo ha fondato i Balthazar, pubblicando un album di debutto nel 2010 intitolato “Applause“. Ne è seguito un tour in Europa: nel Regno Unito e in Francia come supporter dei DEUS, poi in Germania, Svizzera, Italia, Svezia, Norvegia e Danimarca.
Nel 2012 è stata la volta di “Rats“, un disco che ha saputo mettere in risalto l’amore dei Balthazar per le classiche produzioni pop. “La maggior parte delle attuali produzioni pop non ha profondità. Abbiamo provato un approccio diverso” afferma Maarten che come Jinte ama cantautori magistrali come Leonard Cohen.
Ed ora “Thin Walls“. A differenza dei dischi precedenti, questo ultimo lavoro è stato scritto mentre il quintetto era in tour e le dieci tracce che compongono l’album sono le canzoni più spontanee mai scritte dalla band.
Il primo singolo “Then What” – un racconto sull’amore disperato dove la propria felicità dipende dall’altro – stabilisce subito il tono del disco, le canzoni come piccoli affreschi di vita portano i Balthazar verso nuovi orizzonti.

www.balthazarband.be
www.facebook.com/balthazarband

www.facebook.com/events/1627238750868092

Mercoledi 25 novembre 2015
KAKI KING

apertura porte: 21.29

ticket: 15 euro (prevendita: biglietteria online)

Kaki King, la talentuosa chitarrista e compositrice statunitense, porta per la prima volta in Italia il suo visionario progetto The Neck Is A Bridge To The Body.

Provocatorio e commovente, sorprendente e bellissimo, “The Neck Is A Bridge To The Body” è Kaki King al suo meglio. Lo show decostruisce e ridefinisce il ruolo dell’artista solista attraverso una straordinaria performance multimediale che si avvale del projection mapping, tecnica sperimentale di videoproiezione che permette di trasformare una superficie in uno schermo su cui proiettare contenuti video creati a partire dalle caratteristiche geometriche della superficie stessa. Un mito della creazione diverso da tutti gli altri, in cui visioni luminose della genesi e della morte si intrecciano tra loro, sarà proiettato su una chitarra acustica Ovation Adamas 1581-KK Kaki King Signature 6-String creata appositamente per l’occasione.

Il progetto “The Neck Is A Bridge To The Body” è prodotto in collaborazione con Glowing Pictures, famosa per il suo lavoro con artisti del calibro di David Byrne & Brian Eno, Beastie Boys, Animal Collective e TV On The Radio. Un album omonimo con la colonna sonora della performance è uscito lo scorso 3 marzo.

«Il processo di creazione di queste musiche mi ha dimostrato ancora una volta che la chitarra parla e io sono solo la sua interprete.» Kaki King

www.kakiking.com
www.facebook.com/kakiking

www.facebook.com/events/962099303833281