Sun of a Beach presenta:
VENERDI 16 LUGLIO 2021
ASSALTI FRONTALI
in collaborazione con PRODUCT OF THE 90’s LIVE: Dj Fede + Rap-One
Open act: YOUNG VETERANS (DJ FEDE, DAFA, MAURY B ) + Mauràs + Ellie Cottino
a seguire Killing Moon
sPAZIO211 open air
Via cigna 211, Torino
Apertura cancelli h 20:00
Ingresso € 10 + ddp
PREVENDITE ATTIVE: BIGLIETTERIA ONLINE
Prevendite attive e caldamente consigliate per agevolare il rispetto delle normative di prevenzione da Covid-19. I biglietti saranno disponibili anche in cassa fino ad esaurimento. L’acquisto dei biglietti è limitato ad un massimo di due alla volta nel rispetto delle medesime normative.
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La storica band hip hop underground attiva dagli anni ’90 nota per il grande impegno politico oltre che per lo stile rap old school che da sempre la contraddistingue.
ASSALTI FRONTALI
1990 – 2020
La storia continua…
Questo non è un Greatest Hits. E’ un racconto. Quello di un gruppo di ragazzi innamorati della musica e del messaggio, coagulatosi intorno alla figura di MILITANT A, il motore e l’asse portante di un progetto che non ha, oggi, termini di paragoni in questo bizzarro Paese che si chiama Italia. In queste ventiquattro tracce, racchiuse in doppio CD o doppio Lp che saranno disponibili dal prossimo 4 dicembre per l’autogestita label Daje Forte Daje, c’è carne, sangue e anima. Quella che da trent’anni esatti, ovvero da quando Batti Il Tuo Tempo di Onda Rossa Posse incendiò le strade, le Università, le piazze, a fianco di quella Pantera movimentista ritratta anche nella copertina, possiede e guida il percorso artistico di ASSALTI FRONTALI.
Raccontare questa storia in un comunicato stampa è esercizio titanico. Come è stato senza dubbio sofferta la scelta dei ventiquattro episodi musicali nei quali ripercorrere l’esperienza di MILITANT A e della sua creatura. Di certo, a distanza di tanto tempo dal primo vagito rap italiano, era forse necessario tirare le somme.
“…noi stiamo volando con l’Onda Rossa Posse, con Batti il tuo tempo.
Quando la cantiamo tutti impazziscono. Chi l’ascolta balla e mentre balla pensa è la mia canzone, perché è la nostra canzone, la canzone di una generazione, una nuova generazione in campo, non dobbiamo più chiedere al ‘77, ai Clash, a Francesco De Gregori come si fa, abbiamo una musica nostra, parole nostre, in TV dicono: Il tempo della rivoluzione è finito, è l’ora del liberismo, dell’individualismo. Noi rispondiamo: Questo è il nostro tempo! Batti il tuo tempo! Qui c’è la strada per la felicità». Queste parole Luca Mascini, in arte Militant A, le dice al Professor George Lapassade, docente di etnologia e scienza dell’educazione arrivato a Roma per vedere cosa stava accadendo.
Tutto ha inizio dai sogni di un ragazzo cresciuto a San Lorenzo, che leggeva sui muri del suo quartiere “Nessuno può fermare la rivoluzione comunista”. Che, una volta terminati gli studi, viaggia. A New York, New Orleans, Brixton, Kingston. Vede con i suoi occhi i pionieri nelle strade, l’hip-hop di comunità, il sogno rivoluzionario di quest’arte.
Una dietro l’altra si succedono le canzoni di questo album a uso delle generazioni che le hanno vissute e per le nuove generazioni che conosceranno solo oggi Assalti Frontali.
Uno o due pezzi in rappresentanza di ogni album, da Assalto Frontale, a Banditi, Rotta indipendente, Mappe della libertà, Cattivi maestri, Roma meticcia, Il lago che combatte, solo per citarne alcuni.
E poi i singoli degli ultimi due anni non ancora usciti su supporto fisico.
Piazza Indipendenza, sullo sgombero violento del palazzo occupato da 500 rifugiati eritrei e somali.
Simonetta, omaggio a Simonetta Salacone, dirigente scolastico dell’istituto Iqbal Masih del Casilino, donna che dopo essere rimasta orfana di padre a sei anni ed essersi sentita dire dalla propria maestra “tu mettiti da parte che ti è morto il papà e sei diventata povera” ha dedicato la propria vita all’ideale di un modello di scuola equa e inclusiva.
Il groove di Fino all’alba, le rime da brividi di Fuoco a Centocelle scritta sul finire dello scorso anno in seguito agli attentati incendiari che colpirono due volte la libreria caffetteria La pecora elettrica e altri luoghi pubblici nel quartiere romano base della banda.
Il rap dell’infermiere scritto con gli infermieri del Policlinico Tor vergata e Città fantasma sulle conseguenze sociali e psicologiche della pandemia.
Poi ci sono i due brani inediti, ad aprire e chiudere la raccolta. Porta Per Volare, prima traccia, vede il ritorno alla collaborazione con Ice-One. Producer, musicista, dj già al fianco degli Assalti Frontali ai tempi dell’album Banditi. Il suo lavoro sulla traccia è da lui stesso descritto così
“il beat è ispirato a “Strictly business” degli EPMD che conteneva un campionamento di Eric Clapton, la questione sample si è evoluta, per cui io ho risuonato un qualcosa che avesse un impeto di originalità e a ogni chiusura di rima c’è un elemento che trasporta dal passato verso il futuro quello che è il viaggio di Assalti Frontali, la prima è una rullata simil Run DMC, stiamo parlando degli anni ‘80, poi ci sono i famosi brass con gli echi del periodo della golden age anni ‘90, l’ultima chiusura invece ha un pattern trap, rappresenta il momento presente e anche gran parte del futuro. Queste chiusure sono state realizzate per cercare di far capire che Assalti Frontali è una realtà che viene da quei primi anni ‘90 e ancora adesso nel 2020 sta in sintonia o cerca di stare in sintonia come qualunque artista cerca di essere in sintonia col presente. Compito del producer è quello di amalgamare tutto, le voci, le varie invenzioni dell’MC, del rapper, perché Luca è anche un maestro di cerimonia oltre a essere un rapper, un conscious rapper”.
Ice-One
Ma Ice-One non è l’unico vecchio compagno di strada ad aver riunito le forze con Assalti Frontali, il videoclip di Porta Per Volare è stato infatti realizzato dai MANETTI BROS. E anche loro hanno qualcosa da dire al riguardo:
“Abbiamo lavorato insieme per il piacere di ritrovarci con mio fratello e gli Assalti dopo la trilogia di Banditi realizzata più di vent’anni fa. Ci siamo rivisti in faccia con Luca, Paolo, Milena e tutta la nostra troupe, girando un video in totale libertà creativa, ritrovando quella grinta, quella voglia, quella mancanza di secondi fini di qualsiasi tipo. Quando ho ascoltato la canzone mi ha commosso sentire Militant A che sembra avere ancora vent’anni. Ma come fa? E’ un potere che c’ha, non lo so se ce l’ha veramente dentro o se riesce a fingere benissimo, ma sento l’entusiasmo nello scrivere quelle cose e abbiamo cercato di renderlo con le immagini, con delle cose semplici ma vere, con un uso intelligente, artistico, bello, oltre che significativo del repertorio, per ricreare le immagini della “festa con Lampadread alla consolle”. Abbiamo scelto un set a Bologna che ricorda le origini del rap in Italia, ma che è anche una strada di oggi, reale, e quindi c’è anche nel video questo viaggio nel tempo che parte dal ’90 e arriva al presente. E mentre ragionavamo sulle riprese è arrivato l’arresto di Pol G che abbiamo rigirato in modo ironico come risposta alla tempesta mediatica…”
Marco Manetti
Poi c’è il secondo inedito, Compagno Orso. Ballata rap in ricordo di Lorenzo Orsetti, compagno di Firenze ucciso dall’Isis in Siria mentre combatteva con le YPG per la libertà del popolo curdo,
brano che chiude la raccolta. Ecco come lo descrive lo stesso Militant A:
Lucio Leoni mi ha chiesto di scrivere questa canzone per una raccolta in ricordo di Orso “Her dem amade me – Siamo sempre pronti”. Quando mi ha chiamato ho detto subito si, ma sapevo che dovevo stare attento a non scivolare nella retorica, mi sono interrogato sull’importanza di un rap che ricordasse la vicenda umana e politica di uno di noi, un combattente per la libertà, che ha dato la sua vita lontanissimo da casa.
Mentre facevo i laboratori rap scoprivo che molti ragazzi giovani non sapevano niente della sua storia e per entrare più in contatto con le nuove generazioni ho chiesto aiuto a uno dei ragazzi del laboratorio, Er Tempesta, che ha diciassette anni ma è già salito più volte con Assalti sul palco e a Nummirium, rapper abruzzese di San Vito Chietino. Scavando ho scoperto anche che Orso era un rapper prima di partire per la Siria, cantava in un gruppo rap, e così la nostra canzone ha preso sempre più senso e potenza.
La base è prodotta da Bonnot insieme a Luca D’Aversa.
Il video ha la regia di Stefano Cormino, girato nei sotterranei di “Scomodo” per ricreare l’atmosfera di un campo di battaglia, con le tavole animate di grandi illustratori come Zero Calcare, Chiara Fazi, Aladin, Gianluca Staderini, Francesca D’Andrea, Andromalis