Dopo 3 anni di silenzio diamo il benvenuto alla tredicesima edizione del Gang Band Show. Iscrizioni aperte fino al 25 Agosto 2021.
Al Gang band show si esibiscono 10 band i cui musicisti iscritti, vengono sorteggiati 30 giorni prima dell’evento (25/8) per formare band inedite (gt,bs,vc,dr) seguendo una sola regola: nessuno di loro deve aver condiviso progetti musicali insieme in passato.
Amici di amici, professionisti e non, si esibiranno per 12 minuti, nei quali potranno eseguire a loro piacimento: brani originali, cover o improvvisazioni.
Per l’iscrizione basta scrivere sulla pagina dell’evento o contattare personalmente Andrea Skinner (tra gli organizzatori dell’evento). I musicisti non sorteggiati verranno ripescati come riserve.
I Pankow, spesso scritto con i caratteri in cirillico, sono un gruppo di musica elettronica italiano fortemente indirizzato verso una ricerca musicale post-industriale, formatosi a Firenze nel 1979. La band, che secondo alcuni è oggi una delle band italiane più famose al mondo, è considerata negli Stati Uniti uno dei gruppi più importanti della scena industriale, anche se gli statunitensi utilizzano tale termine con un’accezione che comprende uno spettro più ampio e generico di quanto non facciamo in Europa. La band ha cambiato più volte la sua composizione fino ad arrivare ad una relativa stabilità con Maurizio Fasolo (fm), Alex Spalck, Paolo Favati e Alex Gimignani. Il primo album della band risale al 1983. La band esordì nel 1982 con uno split 7″ condiviso con i Diaframma dal titolo “Circuito chiuso/Wither” e pubblicato con le Industrie Discografiche Lacerba, con una formazione che vedeva Mario Massa al basso, Mauro Fasolo alla batteria, Sergio Pani al sassofono, Massimo Michelotti e Maurizio Fasolo ai sintetizzatori e Valerio Viti alla voce. In questa prima fase la band era ancora lontana dallo sviluppo delle sonorità che la caratterizzeranno in seguito. Le loro sonorità si avvicinavano invece, come altre band fiorentine, al darkwave di ispirazione Joy Division, dalle quali ben presto presero le distanze. In tutta questa prima fase poi, molti furono i cambi di composizione finché non arrivarono ad una relativa stabilità con Maurizio Fasolo (fm), Alex Spalck, Paolo Favati e Alex Gimignani. I Pankow realizzarono il primo nastro in cui appaiono chiare le linee guida che svilupperanno in seguito. “Throw Out Rite” uscì quindi su cassetta per la Electric Eye di Claudio Sorge nel 1983 sviluppando così le sonorità ritmiche e meccaniche fatte di brani da dance floor come “Das Vodkalied” o “Wait & Search”, alternati a ballate cibernetiche come “Destiny” e “I’m Food For You” e momenti più squisitamente sperimentali come in “endez-Vous Dans Un Bois”, elaborando così uno dei primi episodi di quell’ondata che porterà solo in seguito a costruire le vie dell’Electronic body music e dell’Electro-industria. Il tour che seguirà il disco li vedrà anche suonare al Metropol di Berlino, rendendoli così molto popolari in Germania.
BACHI DA PIETRA nuovo album e nuova label, ma stessa battaglia, seppure con rinnovata potenza di fuoco perchè in trincea scende un nuovo sodale: Marcello Batelli (Non Voglio Che Clara, Il Teatro Degli Orrori) si affianca a Succi e Dorella portando la band in una nuova dimensione sonica attraverso basso e synth, e curando personalmente il suono generale in cabina di regia.
Da venerdì 6 agosto 2021, secondo le disposizioni vigenti previste per tutti i luoghi di cultura italiani, per accedere ai nostri eventi è obbligatorio esibire il Green Pass, corredato da un valido documento di identità.
In che modo la psicologia può approcciarsi all’arte e, in particolare, al processo creativo dell’artista? Che relazione intercorre tra la cosiddetta “follia” e il genio creativo? Quale può essere il ruolo dell’artista nella società?Ed infine, in che modo queste riflessioni sull’arte possono essere proficue anche per chi artista non è?A queste ed ad altre domande cercheremo di rispondere analizzando e riflettendo su luci ed ombre dell’uomo creativo in un’ottica junghianaOspite: Dott.ssa Federica Noziglia, psicologa clinica e di comunità.Laureatasi a Torino con una tesi sul rapporto tra follia e psichiatria, ha deciso di proseguire i suoi studi. Attualmente è specializzanda psicoterapia analitica LI.S.T.A di Milano. Collabora a titolo formativo, con il Centro di Salute Mentale di San Mauro (TO), con il Comune di Torino e diverse associazioni in progetti a stampo educativo indirizzati a minori. Parallelamente si dedica al lavoro clinica presso il suo studio in Via Sant’Antonio da Padova 12.
Il richiamo a rapporto dei cantautori del sottobosco!
Durante ogni serata, 10 cantautori si alternano sul palco per condividere la propria musica davanti ad un pubblico attento ed appassionato, in un’atmosfera rilassata e amichevole.
“Adesso un po’ noi”, l’Ep in prossima uscita per la prima volta dal vivo. Non mancheranno i brani che hanno reso leggendario il Concertino dal Balconcino. Band al completo: Giancarlo Biula Biolatti alla batteria e alla consolle, Maksim Cristan alle chitarre, Daria Spada voce. Corpo di ballo Gabriella Squilibria.
Uno scrittore punk e una cantante lirica fondano una band unica nel suo genere. Chitarra distorta, batteria esplosiva e una voce che alterna intenzioni e registri, il live degli MCCS Punklirico è un treno impazzito che viaggia attraverso un tunnel ad alta velocità. Le canzoni, riflessioni emotive e grottesche sulle paure e le contraddizioni dell’esistenza.Da Torino, dove vivono, salgono alle cronache nazionali per la loro originale “sfida al sistema”. Nel 2011 trasformano il loro balcone di casa in palcoscenico per un’ora la domenica pomeriggio, dando vita a un esperimento culturale senza precedenti, un vero e proprio point di arte urbana, il Concertino dal Balconcino. In dieci anni esibiscono 400 concerti, coinvolgendo oltre mille artisti e 50mila spettatori.Gli MCCS Punklirico ricevono importanti riconoscimenti tra cui il Premio Speciale M.E.I. 2015 e il premio Vita No Profit, sono inseriti nella guida Lonely Planet “Torino e dintorni”, suonano in festival prestigiosi tra cui Biennale Democrazia, Salone del Libro e Alta Felicità. Scrivono di loro le maggiori testate giornalistiche tra cui The Guardian, Il Fatto Quotidiano, La Stampa e La Repubblica, sono ospiti di radio e tv tra cui la franco-tedesca Artè, Rai1, Rai2, Rai3, LaEffe, Radio24, Radio Popolare. Nel 2019 vengono imputati presso il Tribunale di Torino per disturbo alla quiete pubblica, per procedura d’ufficio. Nello stesso anno pubblicano il loro primo album dal titolo “Disturbo”. Ad aprile 2021 incassano la sentenza di assoluzione con formula piena, chiesta dalla stessa Procura, secondo cui “la loro è un’attività culturale rara nel nostro Paese”. Il loro secondo album dal titolo “Adesso un po’ noi” è in prossima uscita.
PROGRAMMAZIONE SABATO Dalle ore 16:00 alle 19:00 e dopo i concerti, DJs BATTLE con: • El Bastardo (Rockabilly / Western Swing / Northern Soul) • Hep Sam (Rock N Roll / Rockabilly / Hillbilly) • Mr. Rhythm the Swing Selecta (Swing / Jump Blues / Rhythm’n’Blues )
Dalle 19:00 alle 00:00 CONCERTI con: • THE GOOD FELLAS (Kings of Swing) • THE ROCK’N’ROLL KAMIKAZES (dirty Rock’n’Roll) • THE MIDNIGHT KINGS (wild Rhythm’n’Blues)
Dalle 20:00 in poi BURLESQUE SHOW con BIANCA NEVIUS e VANILLE BON BON, stage Kitten FOXY PRISCILLA
PROGRAMMAZIONE DOMENICA All day: expo traditional cars and scooter
Dalle ore 16:00 alle 19:00 e dopo i concerti, DJs BATTLE con: • PigyVR (Soul / Beat / BlueBeat ) • Johnny Cat (50’s Rockabilly) • Chris Houserockin’ (Rock’n’Roll / DooWop / Rhythm’n’Blues )
Dalle 18 in poi: TEQUILA PARTY sponsored by ESPOLON
Dalle 19:00 alle 00:00 CONCERTI con: • THE BOOGIE CHECKERS (Rockin’ Blues) • SURFER JOE (Surf Music Ambassador) • HOWLIN’ LOU & HIS WHIP LOVERS (Hot’n’Roll)
_________
MIDNIGHT KINGS
I Midnight Kings suonano vero rock and roll, mescolando irresponsabilmente il buon vecchio rhy- thm’n’blues con l’urgenza giovanile del primo garage punk. Qualcuno ha detto Sonics? Soprannominati “The Band Of Thousand Dances”, i Kings hanno come unica missione quella di fare ballare. Tutti. Fino a quando le scarpe iniziano a fumare. Fino a quando reggono le gambe.
Attivi da oltre sette anni, hanno messo a ferro e fuoco i palchi dei migliori club d’Europa, condividendo la scena con gente come Fleshtones, King Kurt, Tav Falco e The Panther Burns, Los Chicos, King Salami e The Cumberland Three e partecipando a importanti festival come il Festival Beat, il Voodoo Festival, il South Side Rumble, il Reelin ‘And Rockin’, il Festival Enclave de Agua.
“Midnight Fever” (Wild Honey Records / Folc Records) è il loro secondo album in cui appetitose cover come “The Killer” (Jerry Fuller), “King Kong” (Big “T” Tyler) e “Primitive” (Groupies), sono affiancate da canzoni originali, già molto amate dai fan. Il frenetico rock and roll creato tra la fine degli anni ’50 e i primi anni ’60 è ancora la principale fonte di ispirazione per questi monelli dal sangue blu, ma il loro suono ora si arricchisce dell’energia del ruvido garage punk della metà degli anni ’60, dal blues elettrico e dalla musica soul. Eccitati? Avete ragione di esserlo.
Ogni spettacolo dei Midnight Kings inizia con una domanda: “Siete pronti per ballare?”. Inutile dire che la risposta è sempre un entusiasta “Sì!”. Con “Midnight Fever” la temperatura sul dance- floor è destinata a salire. Di molto.
ROCK N ROLL KAMIKAZES
Con chitarre fuzz e twang, sezione ritmica in calore, i Kamikazes avranno il tuo amore e saranno i re della collina! La nuova canzone e il nuovo video dei The Rock’n’Roll Roll Kamikazes, “King Of The Hill“!!! Sventolando un dito medio in alto in aria al blues del lockdown, i ragazzi hanno fatto tutto da soli con telefoni di quattro soldi, vecchi PC e software crackati…un fai-da-te totale ! Punk-ovvero in questo caso Garage Punk-non è morto! (la traduzione di questo testo dallo scozzese all’italiano è opera di Andy 😉 )
THE GOODFELLAS 25th anniversary on the rockin’ swing road
Dove il rock’n’roll incontra lo swing. Ecco dove troveremo The GOOD FELLAS, GANGSTERS OF SWING, meglio conosciuti come Kings of Rockin’ Swing. Un viaggio fantastico dentro una favola che dura da oltre vent’anni, ininterrottamente; un primato ineguagliato in territorio nazionale. Ingredienti principali: musica, passione, buoni sentimenti e l’amore per il proprio paese. Corre l’anno 1993 quando, il forlivese Stelio Lacchini alias Mr. LUCKY LUCIANO, ideatore e leader, e il bolognese Fabrizio Casadei in arte BUM BUM LA MOTTA, batterista e partner in crime, decidono di gettarsi a capofitto in quel vortice di swing italo americano che da origine ai peggiori delinquenti del pentagramma nostrano. Quando si nasce nel paese del sole e dell’allegria non è difficile essere contagiati dalla musicalità, dalla voglia di divertire e divertirsi, dai buoni sentimenti. Il Mondo intero da sempre ama il nostro popolo, la nostra arte, il nostro calore. Da queste solide radici parte l’esperienza dei Bravi Ragazzi. Uno spettacolo di intrattenimento; non solo musica. Un tuffo nelle fastose sale dei Casino di Las Vegas degli anni cinquanta. RAY GELATO, famoso crooner italo-angloamericano, li considera la migliore band del genere. I GOOD FELLAS hanno superato le duemila esibizioni in Italia, Francia, Svizzera, Germania, Regno Unito, Olanda, Belgio, ed ai più importanti festival di musica fifities. Hanno partecipato più volte ad affermate trasmissioni televisive, tour teatrali, film. Portano in scena l’Italia in America dei sogni colorati degli anni cinquanta, con la spensieratezza tipica del popolo di Romagna. Sempre a cavallo tra il serio e la burla, lo spettacolo non conosce soste; il ritmo irrefrenabile, il calore, lo scherzo. Tutti elementi che contribuiscono a ridare al pubblico l’elemento fondamentale di uno show godibile; la gioia dell’essere intrattenuti con allegria; la libertà di abbandonarsi al ballo, al sorriso, all’atmosfera di festa. I Bravi Ragazzi vestono l’immagine accattivante del gangster buono dal doppio petto facile, che fu dell’indimenticabile Fred Buscaglione; se state camminando in una notte di nebbia e da un seminterrato sembra provenire un ritmo medium swing, o se vedete sbucare un doppiopetto armato di mitra jazz, occhio; THE GOOD FELLAS potrebbero essere più vicini di quello che pensate…..
Oltre a brani di propria composizione suonano, con il caratteristico e indiavolato BIG BEAT delle orchestre di rock’n’roll la musica di Louis Prima, Frank Sinatra, Alan Freed, Elvis Presley, Fred Buscaglione, Renato Carosone, Louis Jordan, Henry Mancini e molti altri.
SURFER JOE
Surfer Joe, The International Surf Music Ambassador, e’ coinvolto nella surf music dalla meta’ degli anni 90, diventando con il tempo un nome importante nel genere come musicista ed organizzatore di eventi. Con oltre 100 concerti all’anno in giro per il mondo, Surfer Joe e’ il musicista piu’ attivo nella surf music moderna, ha partecipato a praticamente tutti gli eventi del genere ed e’ menzionato o intervistato in libri e film. La sua frenetica attivita’ concertistica dimostra come un genere di nicchia come il surf meriti comunque una certa attenzione essendo sempre molto attivo ed interessante, ogni anno con nuovi album pubblicati e nuove band che si formano un po’ ovunque. Surfer Joe rappresenta il vero, autentico spirito della surf music, facendosi portavoce della tradizione delle band Californiane di inizio anni 60, con il loro sound e la loro energia, ma ovviamente proponendo un proprio stile. Le sue composizioni sono generalmente molto melodiche, apprezzate dagli ascoltatori piu’ attenti, ma anche facilmente riconoscibili ed accessibili per qualsiasi tipo di pubblico, al punto che qualcuno ha definito i dischi di Surfer Joe come “classici moderni”. Lo show dal vivo e’ carico di energia, e’ molto dinamico, ma anche potente quando necessario, con quel sound pieno di riverbero tipico del surf. Sul palco Surfer Joe racconta storie ed aneddoti, mantiene l’interazione con il pubblico personale e divertente, e certamente ha molto da dire avendo collaborato in varie occasioni con leggende del genere e suonato in location storiche. Tutto questo, insieme con l’essere il co-organizzatore del Surfer Joe Summer Festival – il piu’ importante e atteso evento di surf music al mondo – ha garantito a Surfer Joe il titolo ufficioso di “ambasciatore internazionale della surf music”.
HOWLIN LOU & HIS WHIP LOVERS
Howlin’ Lou and His Whip Lovers sono una delle realtà del panorama Rock ‘n’ Roll anni ’50 italiano più richieste. La Band capitanata dal carismatico Howlin’ Lou si è esibita in alcuni tra i Festival Nazionali ed Internazionali più prestigiosi, conquistando la folla a colpi di..FRUSTA! Il disco d’esordio “Bad Attitude” (2012, RocketMan Records) contenente 12 brani di cui 7 originali ha agilmente superato la soglia delle 3000 copie vendute in tutta Europa, recensito entusiasticamente dagli esperti di settore grazie ad un sound caratteristico, potente e selvaggio.
THE BOOGIE CHECKERs
The Boogie Checkers nascono nel 2015 uniti dalla passione per il rockin’ blues delle origini. Hanno partecipato a importanti festival di genere roots music, come il Vintage Roots, il Reelin’ And Rockin’, il South Side Rumble e il Béthune Rétro.
Passando da Chicago per la Louisiana, attraverso il Texas, portano al pubblico la musica dei grandi “rockin” bluesman degli anni 50: Johnny “guitar” Watson, Jerry “boogie” McCain, Slim Harpo, Lazy Lester, per citarne alcuni. Il loro repertorio include anche pezzi originali… e il tutto è condito con un pizzico di rock and roll!
I Peawees sono diventati un punto di riferimento per la scena rock & roll internazionale. E dopo oltre 20 anni on the road, non smettono di sorprendere con il proprio personalissimo stile, un mix di rock & roll, R&B, garage, soul e punk rock. Hanno suonato in tutta Europa e negli Stati Uniti condividendo il palco con leggende del calibro di Sonics, Bad Religion, Damned, Dictators, Radio Birdman, Detroit Cobras, Dwarves e molti altri. La formazione attuale è composta da: Hervé Peroncini (also Nikki Corvette and The Romeos), Carlo Landini, Fabio Clemente and Tommy Gonzalez (ex Nick Curran and the Lowlifes)
Aschieris, band nata a Torino nel 2021, è pronta a presentare il primo singolo “Looking at you” in un live set carico di energia in un mix di colori che vanno dal punk rock a rocciosi riff rock n’ roll, da sferzate boogie a ballate elettriche proponendo i brani che andranno a fare parte del primo album. Formazione: Sergio Aschieris (voce, chitarra), Luca Pisu (basso), Cristian Bernocco (batteria).
ATTENZIONE: da venerdì 6 agosto 2021, secondo le disposizioni vigenti previste per tutti i luoghi di cultura italiani, per accedere ai nostri eventi è obbligatorio esibire il Green Pass, corredato da un valido documento di identità.
IFASTI sono due bassi, computer, sax, due chitarre elettriche e una voce. Nati nell’inverno 2008 dalle ceneri dei Seminole, storica band del DIY italiano, alle spalle hanno un passato personale di attivismo, protesta, associazionismo culturale e collettivi sociali. IFASTI sono parole scomode accompagnate da beat elettronici in un viaggio teatrale nei mali del mondo. Sono composizioni irriverenti che puntano dritte allo stomaco.
Nell’inverno 2009 pubblicano il loro primo EP “Lei si è alzata dal sordo mormorio”: alcune delle canzoni sonorizzano il video indipendente del regista Umberto Ponti, “Epidemia Chimica”. Nello stesso anno sono tra i promotori della compilation auto-prodotta “Un disco grezzo, un disco che ci impegna” che vede la partecipazione di quindici band torinesi unite dall’intento di prendere posizione su temi sociali tra cui l’uso di psicofarmaci sui bambini e la violenta discriminazione subita dagli immigrati. Ad aprile 2010 realizzano “Ovatta” il loro primo LP: il disco è stato completamente arrangiato, registrato e mixato dalla band stessa. A dicembre 2011 pubblicano “Morula“, EP ibrido composto da tre canzoni, quattro racconti e tante immagini: il disco è nato all’improvviso e registrato di getto, in una sola notte, durante alcuni live tra Emilia Romagna e Liguria. Nel 2012 sono tra gli interpreti della colonna sonora virtuale del libro “La Faglia” di Massimo Miro (Maestrale Edizioni). A settembre 2012 compongono la colonna sonora per “OFF. In viaggio nelle città fantasma del Nordovest“, opera letteraria di Marco Magnone (Espress Edizioni). Il libro è stato allegato a La Stampa e distribuito in tutte le librerie della penisola. Nel 2015 esce il disco “Palestre”, prodotto dall’etichetta abruzzese i I Dischi Del Minollo.
Dal vivo la band alterna concerti elettrici a performance di pura sperimentazione, sonorizzazioni di libri o pellicole e reading. In questi anni IFASTI hanno condiviso il palco con Titor, I Treni All’Alba, Fine Before You Came, C.G.B., Lo Stato Sociale, Uochi Toki, Management Del Dolore Post Operatorio, Luci Della Centrale Elettrica, Kina, Karl Marx Was a Broker.. e hanno preso parte a importanti appuntamenti come Era Spaziale Festival, NoFest!, Punk Monster Fest, If The Bomb Falls, Diy Yeah Fest, Alta Felicità Festival, Apolide, La Fabbrica dei Mostri, No Fest.
Il 13 marzo 2020 a cinque anni distanza dall’ultimo disco PALESTRE è uscito TUTORIAL, nuovo disco per la band torinese. Registrato presso Spazio211Db da Dario Colombo. Prodotto dalle etichette I Dischi del Minollo, Scatti Vorticosi Records e PARTY Tonite Boking. TUTORIAL è un punto di vista del mondo in cui viviamo. TUTORIAL è in continuo movimento. Esiste un TUTORIAL che ci aiuti ad essere felici?
Prevendite attive e caldamente consigliate per agevolare il rispetto delle normative di prevenzione da Covid-19. I biglietti saranno disponibili anche in cassa fino ad esaurimento. L’acquisto dei biglietti è limitato ad un massimo di due alla volta nel rispetto delle medesime normative.
Bugo (vero nome Cristian Bugatti) nasce il 2 agosto 1973 a Rho (MI) e cresce a Cerano nel novarese, dove la famiglia si trasferisce poco dopo la sua nascita. Nel 1992 parte per il servizio militare e proprio durante la leva impara a suonare la chitarra. Forte di questa esperienza, si trasferisce a Milano, sede delle più importanti case discografiche italiane, per tentare la fortuna.
2000 • Esce il primo album, La prima gratta, a cui segue nel 2001 Sentimento Westernato.
2002 • Firma un contratto con la Universal, debuttando sulla scena nazionale con l’album Dal lofai al cisei, che contiene l’inno generazionale Io mi rompo i coglioni. Per lui la critica musicale conia il neologismo fantautore, mentre viene eletto artista dell’anno al MEI di Faenza.
2004 • Viene pubblicato Golia & Melchiorre, doppio album che sarà censurato per i contenuti hot della copertina e del primo videoclip, seguito nel 2006 dal disco Sguardo contemporaneo.
2008 • La svolta elettronica dell’album Contatti, lancia Bugo nelle radio nazionali con i due singoli C’è crisi e Nel giro giusto. Nel 2008 è tra i protagonisti degli Mtv Days mentre l’anno successivo si esibisce sul main stage dell’edizione di Italia Wave 2009.
2011 • Esce Nuovi rimedi per la miopia lanciato dal singolo I miei occhi vedono, che è anche colonna sonora del film Missione di pace, applaudissimo al Festival del Cinema di Venezia, in cui Bugo partecipa anche in veste di attore. Dallo stesso disco viene estratto anche il singolo Comunque io voglio te, mentre il giornale britannico The Guardian inserisce Bugo tra i grandi della musica italiana.
2015 • L’artista firma con la Carosello Records; l’annuncio arriva in contemporanea con l’inserimento del suo volto tra i 100 della musica italiana nello speciale celebrativo targato Rolling Stone.
2016 • È la volta dell’album Nessuna scala da salire preceduto dal tormentone Me la godo: il disco in vinile balza al primo posto delle vendite ufficiali. Nello stesso anno Bugo è tra i protagonisti del concertone del Primo Maggio a Roma in Piazza San Giovanni e dello Sziget Festival di Budapest.
2018 • Viene consegnata ai posteri RockBugo, prima raccolta ufficiale che contiene i suoi brani più amati riarrangiati in chiave rock. A seguire, nell’estate del 2018, inizia a lavorare al nuovo progetto e alle nuove canzoni con la collaborazione di Simone Bertolotti e Andrea Bonomo.
2019 • Bugo torna in concerto ed è tra i protagonisti di due importanti appuntamenti: Uno Maggio a Taranto e MI AMI Festival a Milano.
Il 22 Ottobre la Rizzoli ha pubblicato il primo romanzo di Bugo intitolato La festa del nulla e a tal riguardo, riportiamo una nota di Bugo: “Intendo comunicare che il libro “La festa del nulla” uscito a mio nome per l’editore Rizzoli nel 2019, è frutto di un lavoro creativo a quattro mani con Francesca
Vantaggiato, che è stata mia collaboratrice nel periodo di stesura dell’opera, e che ringrazio per l’ottimo lavoro svolto”.
2020 • Cristian Bugatti, è stato pubblicato da Mescal (distribuito da Sony) Venerdì 7 Febbraio 2020; l’album composto da 9 canzoni inedite include anche Sincero, cantata in coppia con Morgan e presentata alla 70esima edizione del Festival di Sanremo, e Mi Manca in duetto con Ermal Meta; il 9° album dell’“l’inafferrabile rivoluzionario della canzone italiana” è stato prodotto da Simone Bertolotti e Andrea Bonomo.
2020 • Venerdì 1° Maggio è stato consegnato alle radio il 2° singolo tratto da Cristian Bugatti, Mi Manca feat. Ermal Meta, con il quale ha cantato il brano a distanza nell’Edizione Straordinaria del Concerto del 1° Maggio andato in onda su Rai 3; il fascino della canzone ha conquistato tutti, grazie alla splendida interpretazione dei due artisti. Nella stessa serata e con le stesse modalità, è stata proposta la versione di Sincero cantata con Nicola Savino; questi due momenti hanno scatenato il
mondo dei social in un enorme applauso virtuale. In contemporanea è stato inaugurato www.mimanca.org, uno splendido sfogatoio, dove in forma anonima, il pubblico può scrivere cosa gli manca …
Il video di Mi Manca (consegnato a TV e web a Giugno) ha realizzato 2 milioni e mezzo di views; realizzato da Eros Galbiati, vede come unica protagonista un’emozionante Ambra Angiolini. La canzone cantata in coppia con Ermal Meta è stata tra le protagoniste sia di Battiti Live che dei Seat Music Awards.
2020 • Venerdì 4 Dicembre è stato consegnato al mondo radiofonico Quando impazzirò, il nuovo singolo tratto da Cristian Bugatti seguito da un’altra meravigliosa pazzia: in un momento in cui tutto deve essere veloce (sempre più veloce) ecco un video di 8 minuti, che servono a tornare anche lì, dove l’amore ha lasciato il segno e dove la pazzia ha permesso di osare. Da un’idea
di Bugo un video che racchiude in sé grani di follia, che vengono solo accennati nella versione edit, dove il regista Eros Galbiati, con il supporto del direttore della fotografia Edoardo Bolli, ha acceso e spento la luce a più riprese su ciò che non vediamo, ma che vorremmo – sempre – vedere.
Il 17 Dicembre è stata annunciata da Amadeus, in diretta su Rai 1, la partecipazione di Bugo alla 71esima edizione del Festival di Sanremo con il brano E INVECE SÌ inserito in BUGATTI CRISTIAN, l’album pubblicato Venerdì 5 Marzo 2021 su etichetta Mescal (distribuito Sony); il giorno precedente, in contemporanea con l’invio alle radio di E INVECE SÌ è stato consegnato anche il video, realizzato da Francesco Lagi a Villa dei Quintili, all’interno del Parco archeologico dell’Appia Antica.
Prevendite attive e caldamente consigliate per agevolare il rispetto delle normative di prevenzione da Covid-19. I biglietti saranno disponibili anche in cassa fino ad esaurimento. L’acquisto dei biglietti è limitato ad un massimo di due alla volta nel rispetto delle medesime normative.
Tre allegri ragazzi morti: oltre venticinque anni di musica, indipendenza e avventure, più di millecinquecento concerti, dischi, fumetti, maschere, disegni, sogni e un’etichetta (La Tempesta) che ha dato voce a tantissimi nuovi artisti. Ora sono pronti a riportare la gioia delle loro performance live, con nuovi travestimenti e canzoni provenienti dal loro vastissimo repertorio che spazia dal rock al reggae, senza soluzione di continuità.
Conosciuti per le loro performance mascherate e per i loro live di rock essenziale, Tre allegri ragazzi morti sono considerati uno dei pilastri della scena rock alternativa italiana fin dalla loro formazione, nel 1994.
Nati sotto la guida del celebre fumettista Davide Toffolo, la band è formata dal batterista e membro originario Luca Masseroni e dal bassista Enrico Molteni, aggiuntosi alla band per il primo album ufficiale “Piccolo intervento a vivo” (1997 BMG/Ricordi), preceduto dagli auto-prodotti su audiocassetta “Mondo naïf” (1994), “Allegro pogo morto“ (1995) e “Si parte” (1996).
“Piccolo intervento a vivo” è un live, per il primo disco di inediti (secondo i crismi della discografia vera e propria) bisognerà aspettare il 1999 con “Mostri e normali”, sempre per BMG/Ricordi. È con questo lavoro in bilico tra pop e rock che la notorietà e l’attività live della band cominciano a crescere notevolmente.
Il rapporto con la major ha però breve durata e la band pubblica l’EP “Il principe in bicicletta” nel 2000 con la neonata e da sé stessi fondata La Tempesta, che negli anni a seguire darà luce a buona parte della miglior musica indipendente italiana.
Nel 2001 viene pubblicato “La testa indipendente”, prodotto da Giorgio Canali, che contiene una delle più conosciute canzoni della band: “Ogni adolescenza”. La prolifica carriera del gruppo prosegue nel 2004 con la pubblicazione de “Il sogno del gorilla bianco”, disco caratterizzato da leggere venature etniche. Il trio pubblica il suo quinto album nel 2007, dal titolo “La seconda rivoluzione sessuale”, uno dei lavori più amati e che contiene il singolo “Il mondo prima”. Nel loro album “Primitivi del futuro” del 2010 iniziano ad essere presenti le prime influenze reggae che proseguono mescolate ad altri suoni di un’etnia immaginaria fino all’album “Nel giardino dei fantasmi”, rilasciato a dicembre 2012, sempre da La Tempesta.
A celebrare un 2013 che li ha visti come uno dei gruppi di punta della scena italiana, grazie anche al tour insieme a Jovanotti con cui hanno condiviso i palcoscenici dei maggiori stadi italiani, Tre allegri ragazzi morti intraprendono un tour europeo che ha toccato Londra, Bruxelles, Parigi e Barcellona. Nel luglio dello stesso anno pubblicano, in allegato facoltativo al numero 88 della rivista XL di Repubblica, un album live chiamato “Il fantastico introvabile live. Bootleg”.
Il 2014 è dedicato al ventennale della band (#tarm20 – Una festa lunga un anno) con la pubblicazione dell’autobiografia a fumetti di Davide Toffolo “Graphic novel is dead”, la realizzazione di un musical basato sul fumetto “Cinque allegri ragazzi morti” e il tour “Aprile 1994” in cui la band ha eseguito per intero le prime cassette registrando una serie di sold out in tutta la penisola.
Nel 2015 Tre allegri ragazzi morti si esibiscono nel tour “Unplugged”, una serie di concerti acustici in locali di piccole dimensioni (da cui l’album “Unplugged – Live”) e nel maggio dello stesso anno la band pubblica l’album “Quando eravamo swing”, una raccolta di brani arrangiati in stile swing con l’Abbey Town Jazz Orchestra, con la collaborazione di Maria Antonietta nel brano “Occhi bassi serenade”, al quale è seguito il tour estivo di presentazione dell’album.
Il 12 gennaio 2016 la band annuncia il nuovo album dal titolo “Inumani” uscito nel marzo successivo per La Tempesta Dischi. Il 25 febbraio viene pubblicato il primo singolo estratto dal disco, “In questa grande città (La prima cumbia)”, che vede la partecipazione di Jovanotti. Grazie ad “Inumani” Tre allegri ragazzi morti partecipano ad alcune trasmissioni televisive come “Quelli che… “ e “Che tempo che fa”. Il tour di Inumani è composto da una sessantina di date, molte delle quali con ospiti speciali sul palco Monique Mizrahi ed Adriano Viterbini (Bud Spencer Blues Explosion).
Il 30 ottobre 2018 Tre allegri ragazzi morti pubblicano il nuovo singolo “Caramella”, seguito da “Bengala” e “Calamita”, brani che anticipano “Sindacato dei sogni”, il nuovo disco di inediti uscito il 25 gennaio 2019.
I Tre allegri ragazzi morti hanno presentato il nuovo album “Sindacato dei sogni” in diverse trasmissioni radiofoniche, tra cui Rai Radio1 Music Club e Rai Radio2 Rock and Roll Circus, con intervista e minilive, Rai Radio1 In viva voce, Rai Radio3 La Lingua Batte, Rai Radio1 Sciarada, Rai Radio1 Centocittà, Rai Radio1 Un giorno da gambero, Radio Deejay Tropical Pizza, Radio Lattemiele. In televisione, la band ha presentato il nuovo disco, con intervista e minilive, nel programma Stracult su Rai2, ed è stata intervistata dal Tg1 Rai, da Rainews24 e dal TGCOM24.
Il 3 maggio 2019, inoltre, Tre allegri ragazzi morti si sono esibiti in uno speciale concerto in onda su Rai Radio2, in diretta dalla Sala B di Via Asiago a Roma per ‘Radio2 Live’, a conclusione di un tour indoor in cui hanno collezionato numerosi sold out.
L’album “Sindacato dei sogni” è stato recensito nell’edizione nazionale del Corriere della Sera, Il Venerdì di Repubblica ha dedicato una doppia pagina di intervista alla band, mentre la rivista Rockerilla ha destinato loro la copertina del numero di febbraio 2019 e 12 pagine interne con focus e intervista. Numerosi altri quotidiani e riviste di settore hanno parlato dell’album “Sindacato dei sogni”.
Il 31 ottobre 2019 i Tre allegri ragazzi morti hanno celebrato con una grande festa all’Estragon di Bologna i primi 25 anni di carriera. Venticinque anni di musica, indipendenza e avventure; più di millecinquecento concerti, dischi, fumetti, maschere, disegni, sogni e un’etichetta (La Tempesta) che ha dato voce a tantissimi nuovi artisti.
In apertura la giovane e talentuosa cantautrice siciliana, Anna Castiglia.
L’evento è organizzato da Club3, l’iniziativa culturale nata dalla collaborazione tra sPAZIO211, Hiroshima Mon Amour e Off Topic.
Edoardo Ferrario e Luca Ravenna portano sui palchi di tutta Italia lo spettacolo live tratto da uno dei podcast più ascoltati del momento.
Il mondo è sempre più digitale? Cachemire Podcast fa il percorso inverso e diventa analogico. Dalle cuffie degli ascoltatori ai palchi di tutta Italia: Cachemire Podcast di Edoardo Ferrario e Luca Ravenna diventa uno spettacolo live e parte in tour, per un’estate morbidissima, con il Cachemire Summer Tour!
Per settimane in cima alle classifiche dei podcast più ascoltati su Spotify, con centinaia di migliaia di visualizzazioni per puntata su YouTube Cachemire Podcast è il podcast morbidissimo degli stand-up comedians Edoardo Ferrario e Luca Ravenna. Rispettivamente di Roma e Milano, amici da sempre ed entrambi classe ‘87, Ferrario e Ravenna sono da anni i volti più apprezzati e riconosciuti della stand-up comedy italiana. Così simili ma anche così diversi, entrambi sanno rappresentare la quotidianità e trattare questioni più o meno leggere con guizzi inediti, prospettive sorprendenti e, soprattutto, facendo ridere a crepapelle.
Nel periodo di assenza forzata dai palchi a causa della pandemia i due comici hanno deciso di dare vita a Cachemire Podcast: un appuntamento pubblicato ogni venerdì su Spotify e anche in video su YouTube con cui ogni settimana – in coppia oppure in compagnia di vari ospiti – si confrontano su diversi argomenti con un’ironia e un ritmo irresistibile. Musica, nostalgia, politicamente corretto, televisione, pubblicità, scuola sono solo alcune delle tematiche raccontate da Ferrario e Ravenna nelle 23 puntate uscite sinora, capaci di intercettare un foltissimo pubblico online che aspetta con trepidazione l’uscita delle puntate, commenta i video e addirittura ha creato pagine meme su Cachemire. Nel podcast si parla di attualità e fenomeni sociali e culturali anche complessi con leggerezza e senza mezzi termini. Il risultato è semplicemente spassosissimo: impossibile non immedesimarsi nelle loro storie ed esperienze.
Edoardo e Luca sanno parlare a tutti e riescono a far ridere diverse generazioni: ne è la riprova anche la sorprendente varietà degli ospiti che hanno partecipato agli episodi, da Walter Veltroni e Carlo Vanzina a Caterina Guzzanti, Emanuela Fanelli e Valerio Lundini.
In un lungo periodo in cui tutti siamo stati costretti a rimanere in casa e a rinunciare alle abitudini sociali pre-pandemia, Ferrario e Ravenna sono stati la perfetta compagnia per svagarsi e scoprire la nuova realtà che abbiamo avuto di fronte.
“È stato bello farlo e ascoltarlo da casa, è arrivato il momento di incontrarci dal vivo” – raccontano.
Le tappe di Cachemire Summer Tour saranno uno spettacolo a metà fra stand up comedy e improvvisazione nello stile 100% Cachemire, con l’ingrediente in più dell’interazione dal vivo col pubblico che ha seguito e amato il podcast più morbido dell’etere. Uno show unico e diverso, con temi filati e preparati per ogni serata, per vestire in maniera originale ogni città in cui il tour farà tappa. Uno scontro culturale, una sfida comica sul palco fra Edoardo, Luca e il pubblico che sarà dotato di microfono, per intervenire, suggerire temi e battute e parlare con i due conduttori.
Anche alle date del tour parteciperà tutta la crew di Cachemire Podcast: il giovane regista video Tahir Hussain, il meno giovane regista audio Carmelo Avanzato e le nostre cachemirine: la produttrice Cecilia Attanasio e la giornalista Alice Oliveri.
Prevendite attive e caldamente consigliate per agevolare il rispetto delle normative di prevenzione da Covid-19. I biglietti saranno disponibili anche in cassa fino ad esaurimento. L’acquisto dei biglietti è limitato ad un massimo di due alla volta nel rispetto delle medesime normative.
Nuovo appuntamento dal vivo per i NANOWAR OF STEEL, i re delle parodie heavy metal, che saranno sul palco con il nuovo album “Italian Folk Metal” in uscita il 2 luglio per Napalm Records.
Omar Pedrini Band – Dai TIMORIA ad oggi (with a little help from my friends)
Omar (leader ed autore delle musiche e testi dei Timoria) ripercorre la sua lunga carriera partendo dalle hit che consacrarono la sua band come seminale (loro il primo disco d oro dell indie rock anni ‘90 con le pietre miliari “ Viaggio senza vento “ e il profetico “ 2020” che nel 93/94 aprirono le porte al successo e delle radio mainstream all’ alternative rock italiano anni 90) fino ai suoi dischi solisti (da “lavoro inutile” premio miglior testo a S Remo 2004 fino ai recenti “che ci vado a fare a Londra “ del 2014 che ha segnato la collaborazione con il management della “ignition” di Londra (di proprietà di Noel Gallagher)
Dopo i recentissimi problemi cardiaci che lo hanno costretto alla terza operazione cardiovascolare Omar porterà sul palco (oltre alla sua straordinaria e funambolica band con la quale ha pubblicato nel 2020 il disco “live in Milano” registrato al Fabrique di Milano nel dicembre 2019 con ospiti speciali come Eugenio Finardi, Mauro Pagàni e il rapper Ensi, disco che ha esordito all ottavo posto della classifica ufficiale Fimi per Universal) la straordinaria voce di Davide Apollo dei “the Precious Time” Official tribute band dei Timoria per “aiutarlo” ad alternarsi alla voce con Omar e dargli respiro in questi mesi post operatori in cui “ il guerriero” (soprannome dato dai fans al nostro Omar) ha voluto salire sul palco e onorare gli impegni già presi prima dell intervento e non mettere troppo a rischio la guarigione. Insomma un evento unico e imperdibile.
La Città di Torino in collaborazione con sPAZIO211 è lieta di annunciare i finalisti dell’edizione 2021 di Pagella Non Solo Rock!
Il celebre concorso rivolto ai gruppi musicali emergenti continua a scrivere la storia della musica giovanile della nostra città dando spazio alla creatività con un’edizione 2021, che ha ancora risentito della situazione sanitaria globale ma che è riuscita a dare spazio su un grande palco ai ragazzi e alle ragazze che hanno potuto esprimersi con la presenza del pubblico.
Tutti i gruppi sono stati ascoltati attentamente e valutati da una giuria professionale che ha scelto i musicisti e le musiciste che suoneranno nella finale di giovedì 9 settembre.
Pagella Non Solo Rock si inserisce a pieno titolo nel quadro delle politiche rivolte alle e ai giovani creativi/e della città con l’obiettivo di sostenere e promuovere la produzione culturale e la musica dal vivo.
Ecco, in ordine alfabetico, i nomi delle band che si esibiranno in finale:
CIRO VALDIERI & BAND // LONELY BLUE // MARTINA RAVETTA // MILLAIS FLOWER // ØAKS
Oltre ai 5 finalisti si esibirà la band ospite della sezione fuori concorso 2021
“Siamo tornati indietro mentre cercavamo di andare avanti – racconta Inoki, spiegando la paradossale condizione storica da cui ha tratto l’ispirazione per l’album – MEDIOEGO non è solo un periodo storico, ma uno stato d’animo, il nostro. È il modo in cui esistiamo oggi. Questo disco non presenta la soluzione, come potrebbe? Cerca però di indicare il problema e invitare tutti a lavorare insieme, verso un miglioramento che spero sia ancora possibile.” (INOKI) Quante volte puoi tornare prima che smettano di crederti? Quante volte puoi dire di aver cominciato un nuovo viaggio mentre la strada resta la stessa? Qualcuno, nel caso di Inoki, potrebbe rispondere: una di troppo. Ecco perché Fabiano Ballarin, classe 1979, non è ripartito dalle parole se non da quelle che si incastrano sul beat. Da qui ha ricominciato, per un risultato inatteso che – per una volta, forse la prima – apre a uno scenario diverso da quanto visto finora, a una strada mai intrapresa.
Al MusiDams Torino che ha dato vita anche per quest’anno alla scrittura delle recensioni, che da sempre animano la competizione, e avrà il non facile compito di assegnare il premio della critica: un’intervista per i microfoni di Sound Tube, piattaforma di podcasting digitale.
Anche per la finale sarà presente lo stand e la postazione mobile di RadioOhm, in diretta streaming con interviste e podcast disponibili all’indirizzo www.radioohm.it
Il richiamo a rapporto dei cantautori del sottobosco!
Durante ogni serata, 10 cantautori si alternano sul palco per condividere la propria musica davanti ad un pubblico attento ed appassionato, in un’atmosfera rilassata e amichevole.
Gli Heathen Apostles sono capitanati dal veterano Chopper Franklin già membro degli storici e ultra famosi The Cramps e anche nei Nick Curran & The Lowlifes. Completano questa band la femme fatale Mather Louth già nei Radio Noir, Thomas Lorioux al basso e nei The Kings of Nuthin’, Luis Mascaro al violino. Il loro stile si può definire come musica “Gothic Americana” con influenze da: Bauhaus, Nick Cave and the Bad Seeds, The Pogues con Howlin’ Wolf, Loretta Lynn di cui la band esegue come cover il suo classico Fist City. Le loro influenze musicali includono: Gothic Roots, Bluegrass, Blues e Gipsy Jazz. I loro cinque album, Boot Hill Hymnal, Fire to the Fuse, Requiem For A Remix, Bloodgrass Vol. I & II e Dust To Dust sono stati tutti pubblicati su Ratchet Blade Records, oltre a otto EP e nove singoli (l’EP dark gothic The Fall è stato nominato Best EP del 2018 da Folk n Rock Magazine). Nel 2018 e 2019 hanno avuto due tour europei di grande successo. La loro ultima uscita discografica è stata pubblicata esattamente ad Halloween dello scorso anno, l’EP dal titolo evocativo “Prayers Before The Plague”. Tutte le tracce sono state registrate e documentate anche in forma video nel quartier generale della band, The Devil’s Doghouse a Echo Park in California. Facebook: https://www.facebook.com/HeathenApostles/ Instagram: @heathenapostles
The Blues Against Youth è il progetto di Gianni TBAY, che si esibisce da solo suonando simultaneamente chitarra, voce, grancassa, hi-hat, kazoo e l’ “invisibile rullante di ferro”, nella classica forma della one man band. Getta un’ ombra rock su un intreccio di blue primitivo e di un po’ country. Nel 2008, dopo vari anni di esperienza nella scena hardcore-metal internazionale con il suo gruppo The Orange Man Theory, il musicista romano fonda questa one-man- band inizialmente ispirato dai suoi eroi country Hank Williams, Merle Haggard e David Allan Coe. Inizia ben presto a suonare in giro per l’Italia e la Svizzera e nel 2010 pubblica il suo primo disco in formato vinilico 7pollici “Become The Whiskey” supportato da quattro etichette indipendenti che insieme a lui co-producono questo debutto: Sonatine Produzioni (Fano,IT), Escape From Today (Torino,IT) Burning Sound Records (Geneve, CH) e Brigadisco Records (Itri,IT) e promosso con un tour per l’ Europa di spalla ai Bulemics. Nel Marzo 2010 si riconferma con un’altro 7pollici splittato con The RibEye Brothers, gruppo garage-country del New, e sempre a Marzo la compilation Brigadisco 3, che include il brano inedito “Opportunities”. A Settembre 2011 TBAY pubblica il suo primo album full-length “Pure At Heart Blues” con la sua Deer It Yourself Records e si imbarca in un altro tour europeo di cinque settimane. Nel 2012 esce la versione in LP di “Pure at heart blues” e il nuovo EP “ You said I Praise the Davil?” che porta in giro per l’Europa centrale nel tuoi “ Die with the rat in your mouth”. Nel 2013 esce con l’etichetta tedesca Off Label Records un nuovo full lenght “Trapped in the Country” a cui seguono “Apprentice” nel 2016 e “Evil Flatmates” nel 2019. Facebook: https://www.facebook.com/thebluesagainstyouth/ Instagram: @thebluesagainstyouth
Da venerdì 6 agosto 2021, secondo le disposizioni vigenti previste per tutti i luoghi di cultura italiani, per accedere ai nostri eventi è obbligatorio esibire il Green Pass, corredato da un valido documento di identità.
Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo, collettivo musicale nato a Torino alla fine degli anni ’90 viene riconosciuto dalla critica musicale come primo rappresentate di una via italiana al post rock. Il gruppo è composto da Max Viale, Gianluca Della Torca, Christian Alati e Lucio Sagone.Trasversalmente alle produzioni discografiche (Beware/Wide; Santeria/Audioglobe; Casasonica/EMI; Fandango musica; 42Records/35mm) e ai concerti, realizzano musiche di scena, sonorizzazioni di film muti, reading, colonne sonore per documentari, cortometraggi e lungometraggi.Hanno ottenuto le candidature ai David di Donatello (miglior musicisti); Nastri d’Argento (miglior musica), e Golden Ciak (miglior musica) per la colonna sonora originale del film Nico,1988 di Susanna Nicchiarelli (2018, Vivo Film, Tarantula Belgique, Rai Cinema).Nel 2019 scrivono le musiche di scena originali e accompagnano dal vivo Neri Marcorè nel reading L’avversario (produzione Circolo dei Lettori / Torino Spiritualità festival).Nel 2020 esce Superotto, ottavo album da studio a vent’anni dal loro primo album e viene prodotto dal Museo Nazionale del Cinema in collaborazione con archivio Superottimisti e Sottodiciotto film festival il concerto audiovisivo “Rebobinages” ideato per sale cinema e spazi di proiezione.Partecipano alla 77°edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia con le composizioni originali delle colonne sonore dei film “Spaccapietre” di Gianluca e Massimiliano De Serio (Giornate degli Autori) e “Miss Marx” di Susanna Nicchiarelli (in selezione ufficiale).Nel novembre del 2020, nell’ambito dei production Days (Torino Film Industry), Film Commission Torino Piemonte produce un film per la regia in diretta di Enrico Bisi: Gatto Ciliegia vs il GF plays @ Museo Nazionale del Risorgimento di Torino.Per le musiche del film Miss Marx vincono il premio David di Donatello (miglior compositore); Il Nastro d’Argento speciale per le musiche (SNGCI / Nastro d’Argento a Miss Marx film dell’anno), il Soundtrack Stars Award per la miglior colonna sonora tra i film in selezione ufficiale a Venezia ‘77.
Estemporànea è una sonorizzazione inedita e improvvisata dal vivo di immagini miscelate in diretta. Un flusso sonoro e visual di fotogrammi in gran parte selezionati dall’archivio Superottimisti di Torino e con un contributo speciale della Cineteca del Museo Nazionale del Cinema di Torino che raccontano senza un ordine cronologico mutamenti urbani della nostra città a partire dalla fine degli anni 50 con fotografie, videoclip sperimentali, parti del film sonoro “Gatto Ciliegia plays @Museo Nazionale del Risorgimento” (diretto da Enrico Bisi / produz. Film Commission Torino /Piemonte), sequenze tratte da innumerevoli progetti di sonorizzazione, soundtrack composti da Gatto Ciliegia dalla fine degli anni 90 a oggi.
Gatto Ciliegia (musicisti su palco): Gianluca Della Torca: basso / chitarra el. Lucio Sagone: batteria / percussioni Max Viale: chitarra flamenco (disney coco) / uke el. / elettronica
Quarzomadera è una band alternative rock di Monza/ Milano composta da Davide Sar (voce, chitarra, bass and keyboards programming) e Tony Centorrino (batteria, percussioni). Dopo l’EP autoprodotto “Lunica”(2003), l’esordio arriva con “Cardio & Psiche” (2006, Videoradio/Linea Alternativa) a cui segue “Orbite” (2009) con ospiti Luca Urbani, Stefano Floriello e David Flores. Nel 2012 è la volta di “Impatto” (Videoradio/ Linea Alternativa) mentre con “Apologia del calore” (2016) la band passa alla label Discipline dello stesso Luca Urbani: un album decisamente orientato verso l’alternative rock di matrice stoner che contiene anche una personale rivisitazione del classico delle Orme “Amico di ieri”, oltre ai singoli/ videoclip “Nel Nucleo”, “Al Veleno” e “Il Gregge”. A 5 anni di distanza arriva “La Storia siamo noi” (2021, Tunecore) da cui il singolo estratto “Separazione Alpha”.
”La Storia è anche ora” è il 5° album in studio della band Quarzomadera, duo alternative rock di Monza/ Milano composto da Davide Sar (voce e compositore) e Tony Centorrino (batteria).
Il disco, in uscita il 29 gennaio 2021 esclusivamente nel formato vinile (Tunecore/Audioglobe), è un concept album che approfondisce alcune tematiche dei primi vent’anni di questo nuovo millennio. Un periodo storico ricco di avvenimenti ed elementi in forte contrasto fra loro che, se da una lato denotano un evidente impoverimento culturale ed ideologico, dall’altra si fa ricco di spunti di riflessione dettati dal clima caotico e carico di contraddizioni che lo caratterizza. “La Storia è anche ora” (sempre con la S maiuscola) e siamo noi stessi che la viviamo quotidianamente e, interpretandola, la portiamo ad un livello successivo, in meglio o anche in peggio come spesso accade.
Da venerdì 6 agosto 2021, secondo le disposizioni vigenti previste per tutti i luoghi di cultura italiani, per accedere ai nostri eventi è obbligatorio esibire il Green Pass, corredato da un valido documento di identità.
Reading Letterario Post Punk liberamente tratto da “With Love. Epifanie di Kurt Cobain e di me nella Torino sociale e musicale degli anni novanta” Romanzo di Domenico Mungo (Miraggi Editori)
“Torino anni ’90: Fiat, operai, cassa integrazione, occupazioni, scontri, concerti, ragazze bellissime e inarrivabili, rivalsa sociale, studio e ozio, Pavese, poeti dimenticati e band storiche (Negazione e Nerorgasmo sopra tutti). Canzoni incise nella memoria. Dolorosamente.All’ombra della Mole, sotto i portici più lunghi d’Italia, con voce sincera, a tratti aggressiva e gridata, a tratti commossa nel ricordo, in assonanza con i Nirvana tra recensioni, testi, telefonate immaginarie e realtà, Mungo narra la difficoltà di crescere con amore in un mondo che si avvicina progressivamente al baratro”. Stefano D’Elia – Rumore
Un viaggio sonico per parole e musica attraverso le epifanie di Kurt Cobain, il punk-rock, la Torino antagonista degli anni ’90 ed un mondo fichissimo e mai (più) visto.