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ticket: UP TO YOU!
Si terrà giovedì 14 maggio presso Spazio 211 la presentazione torinese dell’esordio solista di Dan Solo, nome storico della musica rock italiana e già bassista tra gli altri di Marlene Kuntz e Petrol. L’album, che si intitola “Classe A” ed è uscito il 20 marzo per dsrecords/Audioglobe, segna il ritorno di Dan Solo sulle scene nella nuova veste di autore e interprete delle sue composizioni. Sarà una serata ricca di sorprese ed ospiti, tra cui il trombettista Ramon Moro e il cantautore Davide Tosches, che aprirà anche il concerto.
Classe A è il disco d’esordio di Dan Solo, nome storico della musica rock italiana e già bassista tra gli altri di Marlene Kuntz e Petrol, che segna il suo ritorno sulle scene. L’esordio da solista, in uscita il 20 marzo per dsrecords/Audioglobe, vede Dan impegnato nella nuova veste di autore e interprete delle sue composizioni. Un disco che non si preoccupa di mode, tendenze e aspettative, un disco che non ammicca. In breve, un disco che se ne fotte. Se ne fotte se Dan ha i capelli lunghi e ascoltava metal quando era piccolo. Se ne fotte se Dan viene associato al rock più rumoroso. Se ne fotte se usa anche l’elettronica e non solo le chitarre elettriche. Se ne fotte se non è quello che ci si potrebbe aspettare da lui. Se ne fotte se tra le sue ispirazioni ci sono anche Gaber, De Andrè, Fossati, Battiato e Ciampi. Classe A è il lavoro di un artista che si mette in discussione e fa quello che sente di dover fare.
In questo nuovo percorso artistico l’artista torinese si è avvalso della preziosa collaborazione di Marco L. Lega e Max Bellarosa alla produzione artistica: Lega, già produttore dei Marlene Kuntz fino ad “Ho ucciso paranoia”, è stato determinante nell’arrangiamento dei brani insieme a Bellarosa (collaboratore di Radio Deejay per Fakemen e Translation), che ha anche curato la stesura melodica e la registrazione delle parti vocali. Accanto a Dan (voce e basso), Christian Coccia e Roberto Sanna alle chitarre e Filippo Cornaglia batteria. Il progetto grafico è stato curato da Maicol Casale e nasce dalla collaborazione con Giulia Caira (fotografie) e Paolo Leonardo (opere pittoriche), due noti artisti dell’area torinese nonché amici di lunga data di Dan.
“Quando ho iniziato a scrivere questo disco, ho avuto fin da subito chiara l’idea che non avrei abbozzato dei riff, ma che invece avrei scritto delle canzoni finite – racconta Dan Solo –. Non ci sarebbe stato spazio per discussioni di nessun tipo. La canzone è finita, o meglio concepita, quando il senso e il tono sono ben a fuoco. Si sarebbe poi affrontato il percorso di arrangiamento, di suono e di equilibri musicali, ma il nocciolo della questione sarebbe dovuto essere già chiaro ed evidente. In maniera molto naturale ho concepito e scritto le undici canzoni che compongono Classe A, per rendermi poi conto di avere per le mani un’opera prima”.
Davide Tosches, musicista visionario e polistrumentista, registra nel 2006 il CD autoprodotto Stressmog! al quale segue Dove l’erba è alta (2009), che ha ricevuto critiche appassionate e positivamente unanimi da tutte le più importanti riviste e webzine di settore italiane. La sua musica, definita da più parti folk psichedelico, è stata accostata per sensibilità e suono ad artisti quali Nick Drake, Tim Buckley, Smog, Piero Ciampi e Bruce Cockburn, pur mantenendo una sua originalità e un carattere distintivo. Curioso come pochi, si appassiona a qualsiasi oggetto che possa emettere suoni.
Nel 2012 pubblica “Il lento disgelo” al quale hanno partecipato tra gli altri Dan Solo (Marlene Kuntz, Petrol), Ramon Moro, Carlo Actis Dato, Robbo Bovolenta (El Tres, Amici di Roland), Federico Sirianni e Mao.
Nel 2014 pubblica “Luci della città distante”, il suo album più scarno e intenso, dove esplora ancora una volta il difficile rapporto fra uomo e natura, lontano da qualsiasi facile retorica ambientalista. L’album candidato al Premio Tenco e al premio PIMI vede la partecipazione di Federico Marchesano, Ramon Moro, Vito Miccolis e Catherine Graindorge. Anche questa volta numerosi gli ospiti: Laura Carè, Massimo Rumiano, Tenedle, Luca Andriolo (Dead Cat in a Bag) e Hugo Race. Il disco, prodotto da Giancarlo Onorato e Davide Tosches è stato registrato “Al confine del bosco”, lo studio personale di Davide.