
apertura porte: 17.00
ticket: 5 euro
Come ogni anno, torna il festival estivo autogestito e autofinanziato di Radioblackout.
Tra le zanzare e i nuovi quartieri di Torino Nord, la consueta occasione per sostenere le libere frequenze e godere di un programma multi-sensoriale,
Tutte le sere panini, drinks e birrette per tenere bassa l’umidità relativa.
MAMUD BAND
AL DOUM & THE FARIDS
ORKESTRA CALABRONI
NO CHAPPY? BOURGEOIS!
NANAI
e molto altro…
Dal pomeriggio:
ORKESTRA CALABRONI (Jazz e altre contaminazioni)
www.facebook.com/OrkestraCalabroni
NO CHAPPY? BOURGEOIS! (no hip rap/scum music/pop amatoriale)
www.facebook.com/pages/No-Chappi-Bourgeois-band
NANAI (punk molto pop con strumenti minuscoli!)
A seguire:
Bobby Sands e la regina Elisabetta, una fiaba per adulti e bambini, che parla di libertà, amore e coraggio, sul presente e sul passato di un ribelle e di un popolo che non ha mai smesso di chinare la testa.
A cura del Laboratorio Politico Il Cubo di Chieri.
In serata sul MAIN STAGE:
AL DOUM & THE FARIDS (Milano, world music psichedelica a go go)
Un ritorno di fiamma tutto italiano quello di Al Doum. Italiano sciolto nella musica psichedelica e dolcemente folk che sa dei gusti di tutto il mondo, è una miscela che fa ricordare gli anni 70, quando Walter Maioli fondava gli Aktuala, la più incredibile esperienza “world” dello stivale. Ecco la musica di Al Doum è quella. Araba, mediterranea, orientale. Percussiva e ipnotica. Da godersi a piedi scalzi, fumando la pipa della pace con gli amici guardando le zucchine che crescono
Mamud Band (Milano, High-life, Afrobeat, afro-funk)
La più torrida orchestra italiana sintonizzata sull’onda lunga lasciata da mr. Fela Anikulapo Kuti. 12 elementi, esecuzioni fiume, sudore e precisione tecnica al millimetro. Probabilmente questo video non rende l’idea, perchè, come spesso accade, bisogna gustare con occhi e orecchie in prima persona. Attivi dagli inizi dei novanta, nascono dalla passione sfrenata per l’afro-kosmo: non importa se a Lagos o da qualche parte tra la tangenziale Est e l’autostrada, questo è puro verbo della musica in cammino.